La Laguna rivela un tesoro nascosto di biodiversità proprio sotto la Questura di Venezia – Caserma Albanese.
MA COME OGNI ANNO, IL NOSTRO PESCE D’APRILE E’ STATO ANCHE LO SPUNTO PER TORNARE A PARLARE DI QUESTIONI CHE DANNEGGIANO LA SICUREZZA!
Il pesce d’aprile di quest’anno “una specie ittica rara, chiamato ‘phinto maschio’, metà pesce e metà anfibio”, è stata una bella invenzione!
Fortunatamente non ci saranno danni all’ecosistema lagunare ma invece ci sono, da tempo, purtroppo, danni seri al morale dei poliziotti veneziani ed al loro pervicace ed ostinato attaccamento al dovere. Questo è quanto accade e da noi evidenziato negli ultimi mesi a Venezia e terraferma.
Oggi proponiamo e viene sentito come necessità, un cambio totale nella gestione della sicurezza a Venezia, per tornare al confronto e valorizzare l’unico vero capitale della Polizia di Stato: le poliziotte e i poliziotti ed il loro benessere, elemento imprescindibile, come sottolineato dal neo Capo della Polizia Lamberto Giannini nel proprio discorso d’insediamento. Anche quest’anno il nostro dichiarato intento di farvi ‘abboccare’ al nostro pesce d’aprile era solo un pretesto per sottolineare quanto sia indispensabile affrontare un problema serissimo, per questo lanciamo “il totano della sfida” all’ancora attuale Questore di Venezia, per fare qualcosa di meglio e più seriamente di quanto fatto fino ad oggi.
Ma niente cene a base di pesce!