Il Policlinico Sassarese rinnova il suo impegno nella lotta alla pandemia e il suo sostegno alla rete ospedaliera regionale. Da questa mattina nella struttura di viale Italia sono attivi infatti 12 posti letto nel reparto di Medicina per il ricovero di pazienti Covid che richiedono una bassa intensità assistenziale.
E’ quanto previsto dal rinnovato accordo tra Regione Sardegna e l’ospedale privato di Labor SpA sottoscritto per far fronte alla gestione dell’aumento di nuovi casi.
I primi quattro malati saranno trasferiti da altri ospedali regionali nella giornata di oggi nell’area dedicata, collocata al terzo piano dell’edificio, così come previsto dalla pianificazione messa a punto con l’AOU di Sassari. Nei prossimi giorni saranno occupati i restanti otto posti fino a saturazione della disponibilità.
La clinica privata ha già al suo attivo una significativa esperienza nella gestione di pazienti Covid a supporto della sanità pubblica. Dal 29 marzo fino al 31 maggio dello scorso anno, la struttura sanitaria è stata convertita interamente in ospedale Covid e ha messo a disposizione del sistema 70 posti letto (25 di Medicina, 35 di sub-intensiva e 10 di terapia intensiva).
L’attività è ripresa con la seconda ondata: dal 19 ottobre 2020 sono stati riaperti 40 posti letto (8 di terapia intensiva, 20 di sub intensiva e 12 di Medicina) fino al 31 dicembre, data in cui sono rimasti aperti i 12 posti letto di Medicina, chiusi a metà marzo 2021 in concomitanza con il calo della curva dei contagi.
Il Policlinico Sassarese ha ricoverato finora 322 pazienti (190 in Medicina, 82 in terapia sub intensiva e 50 in terapia intensiva), provenienti principalmente dal nord della Sardegna, per un totale di 3.598 giornate di degenza (2.484 in Medicina, 718 in sub intensiva e 396 in intensiva).
“La nostra struttura – sottolinea Nicola Petruzzi, presidente di Labor SpA – è al fianco del sistema sanitario pubblico sardo e dei malati Covid che hanno bisogno di essere curati in ospedale e ha dimostrato, in questo anno di pandemia, una flessibilità nella riconversione delle attività utile a dare concrete risposte di salute alla cittadinanza. Ringrazio la direzione e tutti i nostri operatori per l’impegno profuso in questo difficile periodo”.