“Prova a prendermi”: il disco di esordio di Shori
Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Prova a prendermi”, il disco d’esordio di Shori, alias di Lorenzo Shori Andrea Petrone, artista milanese classe ’01, per G!GA Dischi e distribuito da Believe.
Una delusione sentimentale è la forza motrice che ha portato l’artista al bisogno di esprimersi con la musica, culminando in questo primo progetto discografico. Partendo da una dolorosa separazione, tutto l’album rappresenta il successivo percorso di crescita di Shori, che trova finalmente la forza di spogliarsi delle insicurezze e intraprendere una nuova fase della vita con curiosità.
L’album
Le emozioni sono le protagoniste di questi nove brani in cui si alternano ritmi imprevedibili. Dal rap al pop, ai suoi urban fino al cantautorato, in Prova a prendermi Shori sintetizza il desiderio di salpare verso nuovi orizzonti, percorrendo una ad una le tappe di un viaggio coraggioso che parte dalla malinconia (come nel singolo Vecchi tempi) e passa per un’allegria estemporanea che placa la tristezza (Odio e amore), sfociando sul finale in un fiume straripante di rabbia e nuova consapevolezza (Come fai).
Il titolo del disco è lo specchio del concept, che nasce da un movimento interiore: la mutazione di energie negative in positive. Questo grande cambiamento (dal giapponese Hendoku Iyaku, “veleno in medicina”) è alla base della rinascita di Shori, che trova finalmente la forza per esprimersi e rispondersi. Un faccia a faccia con nient’altro che se stesso, oltre il passato, i timori e le domande: “Prova a prendermi. Ora che so chi sono”.
Tracklist
- Capitolo Quinto;
- Vecchi tempi;
- Ti scrivo;
- Promesse;
- Odio e amore;
- Veri davvero (feat. Peter);
- L’ora dei saluti;
- Come fai;
- Bye Bye.
Le dichiarazioni
“Il disco non nasce. Prende forma con il tempo. Dalla malinconia di una delusione al desiderio di una rivincita interiore. Racconta la voglia di inseguire se stessi, verso ciò che vorremmo essere. Oltre le ombre, le domande, i rimpianti che non dobbiamo avere. Non è voglia di stupire. Esibendo. Ma voglia di stupirsi. Rispondersi. Lì, dove il peso delle domande diventa leggerezza inconscia. Una metamorfosi silenziosa, in cui le insicurezze diventano curiosità. E la musica, un grido di consapevolezza. Il gradino dal quale buttarsi, verso quel vento al quale abbiamo paura di concederci. È il trionfo inciso nel riscatto. “Prova a prendermi” dimostra che il tempo risponde. Bisogna solo essere capaci di attenderlo. Nei suoi ritmi. Nelle sue armonie. Anche quando l’attesa confonde e illude. E ora. Ora che so chi sono. Prova a prendermi“ (Shori).