Provincia di Oristano: interventi straordinari e urgenti nelle zone umide
Con una interpellanza presentata in Consiglio Regionale, i Consiglieri regionali di Forza Italia Emanuele Cera e Giuseppe Talanas, si rivolgono agli Assessori alla Agricoltura, Ambiente e alla Programmazione e Bilancio per richiedere quali interventi urgenti intendono porre in essere per risolvere la delicata problematica inerente il patrimonio immobiliare della Regione oggetto del rinnovo delle concessioni demaniali alle coopera-tive e ai consorzi di pescatori.
Precisa il Consigliere Emanuele Cera che le lagune e gli stagni costieri della Sardegna hanno uno elevatissi-mo valore produttivo e naturalistico e sono tra i più estesi d’Europa e gli stagni concentrati nell’Oristanese ne rappresentano circa il 47%, si trovano tra la marina di San Vero Milis e l’area lagunare di Terralba – Marceddì, e si caratterizzano per l’elevata qualità della produzione ittica, dalla cui attività di cattura traggono la principale fonte di reddito e rappresenta uno dei più importati settori economici del territorio.
Ma la situazione di questo ingente patrimonio naturale ed immobiliare, continua il consigliere azzurro Cera, presenta da un lato un potenziale enorme del settore della pesca e acquacoltura grazie alle attività produtti-ve presenti negli stagni e nelle lagune titolari delle concessioni rinnovate di recente con la Legge Regionale 28 dicembre 2020, n. 35, di cui sono stato il promotore insieme a due colleghi, che hanno una durata di ulte-riori quindici anni, dall’altro lato una situazione immobiliare che necessita interventi urgenti di manutenzione straordinaria idraulica di tutte le lagune con il ripristino della batimetria dei canali di carico e scarico e delle bocche a mare con conseguenti riduzioni di ossigeno mettendo a rischio gli stessi stocks ittici. Sono inoltre necessari altri interventi di manutenzione straordinaria ad esempio per la messa in sicurezza e il rinforzo strutturale degli sbarramenti e dei lavorieri, paratoie, opere di cattura e altre opere di servizio.
Il Consigliere Emanuele Cera rimarca la necessità improcrastinabile di programmare, finanziare e attuare, semplificando le procedute amministrative, tutti gli interventi di natura straordinaria e urgente, affinché il bistrattato settore della pesca possa beneficiare di un rilancio produttivo delle attività di pesca e acquacoltu-ra.
Difatti, ribadiscono nell’interpellanza i consiglieri, ci troviamo in una situazione paradossale, dove la Regio-ne ha rinnovato la concessione dei propri beni demaniali, che in qualche caso non sono nemmeno accatastati a nome della Regione, sebbene gli stessi siano stati concessi alle cooperative e ai consorzi di pescatori, ma che sono esposti alle negative conseguenze dovute ai periodici eventi alluvionali che si manifestano. Basti pensare agli ingenti danni subiti solamente qualche mese fa nello Stagno di S’Ena Arrubia e di Marceddì, do-ve si sono avuti numerosi danni alle strutture oltre che alle produzioni e coltivazioni ittiche, per via della assenza di una visione più ampia che coinvolge l’intero sistema idraulico del territorio.
I concessionari degli stagni hanno l’esclusivo onere delle manutenzioni ordinarie dei beni in concessione, mentre è assurdo, insiste Emanuele Cera, che questo rischio di impresa gravi su di loro, mentre la Regione che è proprietaria, deve occuparsi della manutenzione straordinaria dei beni in concessione, invece si disin-teressa totalmente della problematica.
È come se cadesse un cornicione a Villa Devoto oppure si guastasse l’ascensore in Viale Trento e l’onere della manutenzione straordinaria per il ripristino ricadesse sul personale di vigilanza, delle pulizie oppure i di-pendenti che lavorano in quegli immobili.
Va da sé che è assurdo che il titolare del bene non si occupi dei sui immobili, come va da sé che la Regione ha dei precisi obblighi e deve rendere funzionali e fruibili gli stagni e le lagune, per permettere una adeguata capacità produttiva, finora compromessa dal progressivo degrado ambientale e dall’indifferenza che oramai da troppi anni mostra.
È basilare, conclude il consigliere Cera, che la Regione individui strumenti adeguati, misure atte a semplificare e velocizzare la progettazione, per finanziare e attuare gli interventi strutturali necessari in questi contesti ambientali, poiché ormai sono divenuti inaccettabili gli attuali procedimenti e tempistiche attualmente in essere.