Maurizio Grosso, di Sifus Confali esprime soddisfazione per l’emendamento presentato dall’ex ministro Catalfo a favore di un ‘bonus’ pro braccianti agricoli, i quali adesso devono chiedere ai parlamentari che conoscono di sostenerlo.
“E’ il primo atto concreto a loro favore”
“L’ex Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo del Movimento 5 Stelle, è il primo parlamentare ad essersi attivato in favore del riconoscimento di un ‘bonus’ rivolto ai lavoratori agricoli”. A renderlo noto con soddisfazione sono il Segretario Generale del sindacato nazionale SIFUS CONFALI, Maurizio Grosso, e il Segretario Nazionale “Braccianti Agricoli” SIFUS CONFALI, Lino Masi, i quali continuano a chiedersi:
Perché dall’impegno di risorse economiche, previste dal Governo nel Decreto legge ‘Sostegni’, vengono inspiegabilmente esclusi solo i lavoratori agricoli?
“Con grande nostro piacere -precisa Grosso– abbiamo appreso che l’ex ministro ha presentato un emendamento all’articolo 10 del decreto ‘sostegni’, finalizzato ad allargare la platea dei beneficiari anche ai braccianti agricoli, quindi ai dipendenti stagionali dell’agricoltura che hanno involontariamente perduto il lavoro”. Lo stesso Grosso sostiene che “l’emendamento della senatrice Catalfo consentirebbe a questa categoria, che in Italia rappresenta circa 900 mila addetti, di poter percepire 2.400 euro ‘una tantum’, a prescindere dal reddito, alla stessa stregua degli altri lavoratori stagionali”.
Lino Masi informa invece che “il SIFUS CONFALI sta chiedendo a tutti i parlamentari, con i quali ha rapporti ed interlocuzioni, di sostenere in aula l’emendamento in questione. Alla luce di questa iniziativa della senatrice Catalfo –aggiunge Masi, quale Segretario Nazionale “Braccianti Agricoli” di questo sindacato nazionale- il SIFUS CONFALI invita i braccianti agricoli d’Italia ad inviare loro mail a tutti quei parlamentari che conoscono, chiedendogli di sostenere l’emendamento dell’ex Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali”.
“Siamo sicuri –riprende Grosso- che anche le positive prese di posizione dei Prefetti Italiani, a partire da quelli di Brindisi e di Avellino, giocheranno un ruolo importante in questa partita che vede al centro un sacrosanto diritto, ad oggi negato, ai braccianti agricoli italiani”. “Intanto –puntualizza Masi-, il SIFUS CONFALI continuerà la lotta per rivendicare i diritti negati ai lavoratori agricoli ed attende ancora di essere convocato.
Forse i braccianti agricoli sono considerati lavoratori di serie B, senza famiglia e senza problemi economici?
Il Governo ha predisposto aiuti e risorse per la cassa integrazione, per le nuove indennità a favore dei lavoratori stagionali non agricoli, per i precari dello sport e dello spettacolo, per il rinnovo del reddito di emergenza e per il rifinanziamento del reddito di cittadinanza, per gli enti locali e il trasporto pubblico, per la sanità e per i vaccini. Ben venga tutto, ma perché ignorare e non tenere conto dei lavoratori agricoli? Non è giusto e non è corretto! Anche loro hanno il sacrosanto diritto di poter godere di queste risorse, come previsto in Italia per altri lavoratori”.
“Pertanto –dichiarano all’unisono il Segretario Generale del sindacato nazionale SIFUS CONFALI, Maurizio Grosso, e il Segretario Nazionale “Braccianti Agricoli” SIFUS CONFALI, Lino Masi (nella foto, accanto alla senatrice Catalfo, in occasione di un incontro svoltosi a Catania, quando era ancora ministro)- chiediamo delle spiegazioni e non solo noi del SIFUS CONFALI, ma soprattutto tutti quei lavoratori che in Italia prestano la loro opera nel settore dell’agricoltura, come i braccianti agricoli, che… non ci stancheremo mai di dirlo…non vanno né ignorati e né dimenticati dal Governo.”