Alessandro Solinas (M5S):” Pronto soccorso nuovamente al collasso, urgente potenziare l’organico”.
“La grave carenza di personale medico del Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino ha superato nuovamente il livello di guardia. Nella struttura sanitaria oristanese infatti i turni notturni risultano essere gestito da un solo medico, costretto ad occuparsi contemporaneamente di casi più o meno gravi (codici rossi, gialli e verdi) ma soprattutto di situazioni ad alta complessità che richiedono necessariamente l’ausilio di colleghi specialisti”.
“Stando ai fatti di cui sono venuto a conoscenza, la notte del primo aprile scorso al Pronto Soccorso – racconta il consigliere regionale del m5s Alessandro Solinas – si sono verificati episodi gravissimi, dimostrazione di come una struttura che serve un bacino di oltre 160 mila utenti non può versare in condizioni tali da mettere a rischio la vita dei pazienti.
Consentire che un solo medico debba occuparsi di oltre venti pazienti durante i turni notturni significa non avere alcuna considerazione degli altissimi rischi che si stanno correndo in un periodo di grave emergenza sanitaria”.
“La scorsa notte infatti la grave carenza di personale medico e infermieristico è emersa in tutta la sua drammaticità: più cittadini recatisi al Pronto Soccorso hanno avuto bisogno di cure tempestive e urgenti mentre altri, altrettanto gravi, sono stati costretti ad attendere il proprio turno rischiando di aggravarsi o di andare incontro a serie complicazioni.
Ma non finisce qui: durante lo stesso turno, a causa della grande affluenza di pazienti, anche i posti letto del reparto di Medicina non sono stati sufficienti a garantire i ricoveri necessari”.
“Infine, vorrei sottolineare – prosegue il consigliere – che tutto questo sta accadendo nel pieno della terza ondata di pandemia, in cui garantire la presa in carico dei pazienti significa dover mettere in atto tutte le procedure di sicurezza anti-covid e garantire che i percorsi interni alla struttura ospedaliera, che generalmente sono divisi in zone cosiddette ‘pulite’ (covid-free) e zone ‘sporche’ non si intersechino in alcun modo, fatto già accaduto in più occasioni nell’Ospedale di Oristano e che ha contribuito a determinare le prolungate chiusure del Pronto Soccorso verificatesi nei mesi scorsi”.
“La curva dei contagi sta continuando a salire, e purtroppo per colpa del pericolosissimo intersecarsi dei percorsi interni tra “sporchi” e “puliti” si rischia seriamente una nuova paralisi totale della struttura.
Presto potremmo rivivere le tristi immagini risalenti ad alcuni mesi fa in cui di fronte al San Martino sostavano decine di ambulanze e di operatori sanitari stremati in attesa di poter scaricare i pazienti.
Persone in gravi condizioni per le quali ogni minuto in più avrebbe potuto portare a conseguenze ben peggiori. Una lunghissima e vergognosa fila dimostrazione di una sanità al collasso per la quale evidentemente fino ad oggi la Regione non ha fatto niente.
Chiedo pertanto che la Regione e l’Ats, alla luce di quanto accaduto, si adoperino con urgenza per potenziare la pianta organica del San Martino e consentire al personale di lavorare in totale sicurezza”.