A esprimersi in termini di “difesa” di questa situazione è l’ex sindacalista di Selargius, Ignazio Cordeddu.
L’uomo avente una lunghissima lista di patologie, provocanti l’esenzione totale, non è ancora riuscito a iscriversi sulla piattaforma per la somministrazione del vaccino.
Il problema principale è l’impossibilità di mettersi in contatto con qualunque operatore o medico e questo è un problema vissuto non solo dal signor Cordeddu ma da numerosissimi cittadini che si trovano costretti a stare chiusi nelle loro abitazioni.
Il grido di disperazione dei soggetti più fragili si sta diffondendo rapidamente, grazie ai mass media e ai social che sono utilizzati direttamente dai diretti interessati.
Cordeddu ha iniziato da qualche giorno lo sciopero della fame: il suo corpo, nutrito solo di liquidi, inizia a sentire l’affaticamento della privazione di cibo. La protesta dovrebbe suscitare clamore e soprattutto attenzione da parte delle autorità, ma, purtroppo, non è giunta, ancora, nessuna risposta.
Lucia Locci