In Costiera Amalfitana puntano al risparmio dell’acqua per la coltivazione dei limoni con la rivalorizzazione dei canali idrici antichi.
Aceto (Costiera Amalfitana): “La fonte principale di irrigazione deriva dai vari fiumi della zona (il ‘Reginna’ è uno dei più importanti e ricchi di acque) che sin dai tempi più remoti hanno servito ed irrigato tutta la penisola, ma anche da acque piovane e sorgenti montane”.L’Italia verso il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua, sarebbe il primo per il nostro Paese.
Martini (Presidente Italy Water Forum 2024) : “Italia laboratorio sui cambiamenti climatici“.
Gregori: (Portavoce Venerabile Confraternita S.Stefano Protomartire ASSISI ) : “In Umbria tre confraternite hanno creato il Sentiero delle Fonti. La stampa può vederlo”.
“L’Italia è laboratorio dei cambiamenti climatici, di innovazione sulla risorsa acqua e anche di formazione. Alla vigilia della Giornata Mondiale della Terra rendiamo nota una storia importante. In Costiera Amalfitana recuperando le canalizzazioni costruite dagli arabi hanno creato un sistema idrico fatto di vasche e canali per non buttare l’acqua. E la storia sta conquistando la stampa internazionale”. Lo ha affermato poco fa il geologo Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum 2024, Comitato promotore per la Candidatura dell’Italia a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua
In Costiera si usa un sistema idrico che rivaluta le antiche canalizzazioni per risparmiare l’acqua. Ed è la storia della famiglia Aceto di Amalfi, protagonista qualche giorno fa del programma della CBS ′′ Domenica mattina ′′ con Jane Pauley
In Costiera Amalfitana la famiglia Aceto recuperando le canalizzazioni costruite dagli arabi ha creato un sistema idrico fatto di vasche e canali per non buttare l’acqua. E la storia sta conquistando la stampa internazionale. Domenica la famiglia Aceto è stata ospite del programma della CBS ′′ Domenica mattina ′′ con Jane Pauley
“Il versante amalfitano, della penisola sorrentina è coltivato grazie alla tecnica dei terrazzamenti; ciò in gran parte è stato possibile, per la presenza di numerosi e cospicui corsi d’acqua che si diramano lungo tutto il territorio ricoprendo l’intera area. Questa condizione è fondamentale per la coltivazione del limone – ha dichiarato Salvatore Aceto che con i figli e il fratello Marco e papà Luigi, esporta nel mondo l’oro giallo della Costiera Amalfitana – le cui piante hanno bisogno di una notevole quantità di acqua ogni giorno. La fonte principale di irrigazione deriva dai vari fiumi della zona (il ‘Reginna’ è uno dei più importanti e ricchi di acque) che sin dai tempi più remoti hanno servito ed irrigato tutta la penisola, ma anche da acque piovane e sorgenti montane. L’organizzazione del sistema dei terrazzamenti permetteva (sin dai tempi più antichi) l’utilizzo per gravità delle acque che venivano intercettate in altura ed indirizzate, attraverso le scalette e le vasche di raccolta, verso i ripiani successivi. Ogni terrazzo era collegato attraverso un intricato sistema di canali di irrigazione alimentati da ruscelli, sorgenti e cisterne di captazione delle piogge. La raccolta e la distribuzione delle acque era garantita da un fitto sistema di corsi d’acqua naturale e di canali che portavano ‘per discesa’ le acque e giungevano nei terrazzi ed in grandi vasche in pietra chiamate ‘peschiere’.
Le nostre aziende sono dotate di tre peschiere (vasche di raccoglimento d’acqua) che raccolgono acque piovane e di sorgente.
Nei giardini situati nella Valle dei Mulini di Amalfi per l’irrigazione usiamo un sistema di pompe di gomma e rete idrica in tubi per portare l’acqua occorrente nei terrazzamenti. Il lavoro di irrigazione in questo giardino è svolto ancora manualmente.
Nel giardino situato sul mare abbiamo una peschiera di raccoglimento delle acque con collegato a sua volta un sistema di irrigazione a goccia semi-automatico.
L’irrigazione ai limoneti viene fatta essenzialmente nei periodi di Agosto e Settembre particolarmente aridi. Stiamo studiando la possibilità di implementare il sistema di irrigazione automatico in Valle ed anche l’utilizzo di sensori e piani di previsione meteo più accurati per permetterci di intervenire con l’acqua solo quando è necessario e per zone così da limitare al massimo lo spreco di questa risorsa davvero importante per tutti”.
In Umbria tre Confraternite restaurano le fonti e danno vita al primo itinerario delle 13 Fonti sulla strada percorsa da San Francesco, la stampa potrà vedere tutto.
“Per valorizzare le fonti e fontanelle di Assisi, le Confraternite di S. Stefano e di S. Rufino, con la Compagnia dei Cavalieri del Paradiso hanno individuato un percorso di arte, fede e cultura, ispirato dalle parole di S. Francesco nel suo Cantico delle Creature: “Laudato sii, mi’ Signore per sor’Acqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa eh casta”. Il cammino proposto si snoda per i vicoli di Assisi, da S. Stefano fino all’Eremo delle Carceri – ha proseguito Stefano Gregori, Portavoce Venerabile Confraternita S.Stefano Protomartire ASSISI – toccando luoghi per lo più sconosciuti al grande pubblico ma impreziositi dalle opere scultoree di Fancesco Prosperi e di suo padre Prospero. Questa proposta, con la formulazione di una mappa e di indicazioni storico-artistiche, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Assisi. Realizzeremo pannelli, riferimenti virtuali anche sui social. Inoltre, nell’ambito del centenario dantesco che Assisi e l’Italia stanno valorizzando, si è dato nome a questo itinerario “Su per la fertile costa. Assisi ritorna a Fontemaggio”, dalla celebre terzina del Paradiso (canto Xl,45). Infatti nel percorso proposto si toccano le fontanelle della città e si raggiunge un’antica e famosa fontana, chiamata “maggiore” o Fontemaggio che dissetava i frati e i pellegrini diretti all’Eremo delle Carceri. E’ anche una grande spinta alla candidatura dell’Italia a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua”.
L’itinerario consente l’opportunità di andare alla riscoperta di Fonti antiche. E la stampa potrà essere condotta sul sentiero delle 13 Fonti, itinerario che nasce sui passi di San Francesco.
“Siamo disponibili a condurre la stampa che ne farà richiesta – ha concluso Gregori, – e le tappe sono 13. L’itinerario raggiunge la Fonte del Miracolo dell’assetato”.
Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Comune diFerrara, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria, istituto specializzato nella manutenzione e valorizzazione dei centri storici e del quale fanno parte Regione Umbria, Comune di Orvieto, Comune di Assisi, Comune di Todi che è stato l’animatore di questo progetto.