Parte il 1° maggio “We love you“, la campagna solidale Aisla che sostiene la ricerca sulla Sla.
Protagonista un cuore in argento, un ciondolo speciale, intriso d’affetto ma anche di solidarietà, il regalo perfetto per ogni mamma, in occasione della festa a lei dedicata.
Il progetto, ideato da Cool UrbanChic, marchio di accessori moda per gli amanti delle due ruote, e promosso da Distanti Ma Uniti, la più grossa community di Home Fitness in Italia, ha l’intento di raccogliere fondi per contribuire alla ricerca sulla SLA e di promuovere il ciclismo giovanile.«In realtà COOL sono io: un ragazzo di 38 anni, un amante dello sport e del ciclismo in particolare che, lentamente, è stato costretto ad abbandonare l’attività fisica in seguito alla diagnosi di SLA e all’avanzare della malattia», spiega Vito Suma, ideatore del gioiello realizzato ad hoc per la campagna.
Dall’incontro online con il team di Distanti Ma Uniti è nata subito una sinergia e l’idea di creare un prodotto, che unisse la passione per l’attività fisica all’amore per la vita, è venuta da sé. Il ciondolo sostiene due associazioni a cui Vito Suma è estremamente legato: l’A.S.D. Pedale Rossoblu-Picenum e AISLA Onlus. Il gioiello realizzato artigianalmente, disponibile sul sito https://cool-urbanchic.olistshops.com, potrà essere ordinato dal 1^ maggio fino a domenica 16. Partirà poi la produzione: per ciascun cuore venduto, 5 euro saranno destinati a entrambe le associazioni coinvolte, beneficiarie dell’iniziativa.
Non è la prima volta che Vito Suma mette la sua arte a servizio di AISLA:
nel 2018, in occasione del Natale, insieme a sua moglie Debora, aveva dato vita a “Debby per AISLA” realizzando dei braccialetti portafortuna per contribuire alla raccolta fondi a favore della ricerca sulla SLA.
«Questa campagna rappresenta un messaggio di inclusione sociale. Lo sport è da sempre lo specchio della nostra società e ha il potere di trasmettere modelli di vita e pratiche di comportamento virtuose, così come mette in pratica anche la testimonial d’eccezione di questa campagna Patrizia Saccà, atleta paralimpica e consigliere della giunta del Comitato Italiano Paralimpico», aggiunge Luca Simeone, founder di Distanti Ma Uniti.
Patrizia Saccà, oltre ad aver partecipato a centinaia di tornei internazionali, quattro mondiali, 12 Europei e due Paralimpiadi (bronzo a Barcellona ’92), è tecnico per lo sport terapia nelle mielolesioni presso le unità spinali. Una testimonial veramente speciale, che ha aperto molte porte e che continua ancora a farlo.
La SLA blocca i muscoli e impedisce i movimenti, ma non può porre freni all’impulso artistico, al realizzarsi di un incontro speciale come quello tra Vito e DMU, al creare con amore.
Lo stesso amore che trova casa nel cuore di ogni mamma.