L’accelerazione tendenziale dell’inflazione si deve essenzialmente ai prezzi dei Beni energetici, la cui crescita passa da +9,8% di aprile a +13,8% a causa dei prezzi della componente non regolamentata (che accelerano da +6,6% a +12,6%) mentre quelli della componente regolamentata continuano a registrare un forte incremento ma stabile (+16,8% come ad aprile).
Tale dinamica è compensata in misura limitata dall’inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,7% a -0,1%).
L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,3% e quella al netto dei soli beni energetici decelera e si porta a +0,2% (da +0,3% di aprile).
La variazione congiunturale nulla dell’indice generale è dovuta a dinamiche opposte: da una parte, la crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%) e degli Alimentari non lavorati (+0,9%), dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%).
L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,2% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona amplificano di poco la loro flessione (da -0,7% a -0,8%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +1,0% a +1,5%).
(ITALPRESS).