I sindacati non riescono a mettersi d’accordo nemmeno sulla data per la manifestazione per i lavoratori di Air Italy a Roma.
Per ora le manifestazioni organizzate rimangono due: una il 25 maggio, l’altra il 3 giugno.
“A UN PASSO DAL BARATRO L’UNITÀ È FONDAMENTALE”LI GIOI (M5S)
“Apprendo con incredulità e amarezza che le sigle sindacali non riescono a trovare un’unità di intenti nelle azioni da portare avanti nella vertenza Air Italy neanche adesso che il futuro occupazionale dei lavoratori è appeso a un filo. I liquidatori della società, al termine della fase aziendale della procedura di licenziamento, hanno purtroppo confermato i motivi che non consentono soluzioni alternative e affermato che la strada del ricorso a un ulteriore periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali per l’azienda non è percorribile”.
“Da venerdì scorso – spiega il consigliere regionale del m5s Roberto Li Gioi – con l’apertura della fase ministeriale della procedura, è iniziato il conto alla rovescia: il futuro dei lavoratori si deciderà in trenta giorni. Nel frattempo – sottolinea – appare assurdo che siano state convocate due manifestazioni distinte: una organizzata dai rappresentanti delle sigle sindacali autonome per il 25 maggio prossimo davanti al MISE, e l’altra, programmata in data 3 giugno a Montecitorio dai sindacati confederali. Una divisione che da un lato disorienta i lavoratori e dall’altro indebolisce ulteriormente una vertenza arrivata ad un punto disperato”.
“Ritengo che sia definitivamente arrivato il momento – osserva il consigliere – di mettere da parte le divergenze sindacali e di lavorare tutti assieme per fare il possibile, e anche l’impossibile, per trovare una soluzione praticabile”.
“La fase ministeriale della procedura deve vedere tutti i fronti, sindacali e politici, compatti a sostegno dei dipendenti. Chiedo pertanto ufficialmente – conclude – che le parti sindacali si confrontino per individuare una data comune e portare a Roma una sola voce”.