Il contesto storico: gli Anni ’90
Gli Anni ’90 furono caratterizzati da diversi avvenimenti molto importanti: in primis, due terribili guerre, quella del Golfo e quella in Bosnia e Kosovo, che coinvolsero anche l’Italia dove già non era tutto rose e fiori, a causa delle stragi mafiose di Capaci e Via D’Amelio, in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i magistrati che riuscirono a infliggere un duro colpo all’organizzazione mafiosa, e dell’inchiesta Mani Pulite.
Diverse importanti perdite, quindi, anche nel mondo della musica: nel 1991 ci lasciò l’indimenticabile Freddie Mercury.
In questo periodo abbastanza buio per diversi stati del mondo, iniziarono a fare la loro comparsa le prime connessioni Internet e i primi siti web, assieme ai primi telefoni cellulari, videoregistratori, walkman, e lettori CD.
Risale a questo decennio il boom delle serie TV e di numerosi film cult considerati immortali in quanto visti ancora oggi, come Ghost, Matrix, Trainspotting, Armageddon, Titanic, Pulp Fiction.
Ma è anche il periodo delle boyband come i Backstreet Boys e le Spice Girls: sono proprio queste ultime, assieme alle attrici emergenti di quegli anni, come Jennifer Aniston e Katie Holmes, e alla modella Kate Moss, ad ispirare la moda e il trucco Anni ’90.
Lo stile grunge
Questo decennio rappresenta l’era delle “heroin chic”, di cui la modella inglese Kate Moss fu l’esempio più lampante: fisico androgino ed estremamente magro, viso emaciato, capelli spettinati e sguardo perso nel vuoto, quasi nostalgico.
Vestiti dall’effetto vissuto, jeans strappati e a vita alta, t-shirt, felpe e pullover, accessori vistosi, sneakers consumate, anfibi, biker boots e maxi zeppe erano tratti caratteristici dello stile grunge.
Lo stile grunge nacque nei primi Anni ’90 da uno specifico genere di musica originaria di Seattle, tra la fine degli Anni ’80 e l’inizio degli Anni ’90, periodo d’oro dei Pearl Jam, dei Nirvana e degli Alice in Chains.
Si trattava di band che suonavano musica rock “alternativa” per distinguersi da quella del ventennio precedente.
La moda grunge era un vero e proprio stile di vita che consisteva fondamentalmente nell’avere un atteggiamento anticonformista all’interno della società.
Il make up
L’attenzione era rivolta specialmente alla cura della pelle e all’idratazione, visto il successo inarrestabile della medicina e della chirurgia estetica: molte donne iniziarono infatti a utilizzare il botox per spianare le rughe sulla fronte, o la blefaroplastica per ringiovanire lo sguardo.
Il trucco stile grunge è decisamente più naturale rispetto a quello del decennio precedente, quindi più pulito e senza eccessi, ma comunque intenso e utile a minimizzare le piccole imperfezioni del volto, caratterizzato soprattutto dal marrone, dall’argento e dall’oro.
Particolare attenzione è rivolta al contorno labbra: la moda del decennio voleva bocche super disegnate e definite da una matita piuttosto marcata, di un colore di almeno 2-3 toni più scuro rispetto a quello del rossetto, quest’ultimo sempre sul marroncino o color mattone, a cui veniva abbinato il colore del blush, sempre tendente a quei colori o al pesca.
Non mancava mai la matita nera nella rima interna inferiore dell’occhio per uno sguardo più intenso, spesso abbinata a ombretti shimmer o glitterati, soprattutto in crema, che spaziavano dalle varie tonalità del marrone, del bronzo fino al nero, con punti luce argentati o dorati.
Le sopracciglia a cui ispirarsi erano di due diversi tipi: quelle di Pamela Anderson di Baywatch, sottili e a effetto ‘lifting’, e quelle di Madonna, la “Material girl” che proprio nel 1992 era apparsa anche sulla copertina di Glamour US, con le sopracciglia folte e naturali.
Alessandra Leo