A dirlo in un’intervista al “Corriere della Sera” l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
“Noi da sempre mettiamo a disposizione tutti i vaccini che abbiamo, lasciando libertà di scelta, secondo le disponibilità. La parola ultima spetta comunque al medico durante l’anamnesi.
Ma – continua – è inutile tenerli nei frigoriferi”. L’utilizzo di Pfizer verrà incrementato “con un numero maggiore di forniture. Da giugno avremo il 30% di dosi in più”, questo non andrà a inficiare la vaccinazione di altre classi d’età. “Non vedo come – osserva D’Amato -. Gli over 80 e i fragili sono vaccinati, come buona parte degli over 70 e gli over 60. Non possiamo fermare le vaccinazioni. Per garantire i richiami da sempre noi abbiamo accantonato un 30% di dosi”.
Nei confronti di AstraZeneca lo scetticismo è “molto reale e Aifa (Agenzia italiana del farmaco, ndr) ha grosse responsabilità. Ha generato incomprensioni tra i pazienti e ridotto la platea per le Regioni. Invece è sicuro: dall’ultimo rapporto Pfizer ha registrato 328 eventi avversi su 100 mila somministrazioni, mentre AstraZeneca 309”. E verso Johnson&Johnson? “Meno. Questo vaccino monodose consentirà la vera accelerazione alla campagna vaccinale. Quando sarà il mio turno io farò questo. Come si dice a Roma: ‘na botta e via”, conclude D’Amato.
(ITALPRESS).