Le proiezioni sull’occupazione dei posti letto mostrano un decremento. Se alla progressiva discesa uniamo una campagna vaccinale penetrante e capillare come quella che il generale Figliuolo sta portando avanti, ci staccheremo dall’emergenza”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, che quanto alla disponibilità dei vaccini aggiunge: “Tra aprile e giugno ne avremo 55 milioni tra AstraZeneca, Pfizer, J&J e Moderna. A queste potrebbero aggiungersi i lotti di Curevac che però potrebbero tardare”. Sulla vaccinazione di chi ha meno di 60 anni con AstraZeneca, Palù sottolinea che “non c’è mai stato un divieto.
Ema non ha posto restrizioni per età mentre Aifa ha solo dato un’indicazione per uso preferenziale agli over 60. Il suggerimento è stato interpretato come regola, ma non è così. Tanto che Aifa suggerisce di fare la seconda dose con AZ a chi ha già fatto la prima con lo stesso vaccino, indipendentemente dall’età. Se ne discuterà di nuovo per meglio specificare questo punto ed evitare che per un irragionevole valutazione del rischio molti saltino gli appuntamenti e perdano opportunità di proteggere sé e gli altri”.
Sulle varianti, infine, “l’inglese sembra avere un certo vantaggio selettivo quanto a capacità diffusiva e questo ci rassicura. Sappiamo infatti che tutti i vaccini sin qui approvati sono efficaci nel prevenire la malattia, ricoveri e letalità legate a questa variante”, mentre l’indiana “non è stata ancora classificata come preoccupante dall’Oms ma solo come ‘interessante’, da tenere sott’occhio”.
(ITALPRESS).