“Cala il numero dei nuovi positivi a Somma Vesuviana, 6 nelle ultime 24 ore e cala il numero dei positivi attivi che in questo momento è di 142. Dati che non registravamo da molto tempo. Sono ben 9414 le dosi inoculate per quanto riguarda la popolazione di Somma Vesuviana che però oltre al Polo Vaccinale di territorio usufruisce anche di altri Centri Vaccinali. Questi dati potrebbero convincerci che magari stiamo uscendo dalla pandemia ma non dobbiamo abbassare la guardia. Non va male nelle scuole anche se abbiamo registrato altri tre casi nella platea scolastica della Scuola d’Infanzia del Terzo circolo didattico di cui un’insegnante e due alunni. Casi individuati, circoscritti e ambienti sanificati”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano.
Lettera dei sindaci
“Con i Sindaci – ha continuato Di Sarno – dei comuni di Acerra, Brusciano (Commissario prefettizio), Casalnuovo, Castello di Cisterna, Mariglianella, Marigliano, Nola, Pomigliano d’Arco, Sant’Anastasia, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, ho scritto una lettera inviata alle autorità regionali e nazionali per un intervento massiccio di rilancio dell’economia del territorio”.
L’allarme lanciato dai sindaci.
“L’emergenza pandemica dell’ultimo anno ha segnato in maniera indelebile la vita di tutta la popolazione del nostro Paese. Sono state letteralmente sconvolte non solo le politiche sanitarie – hanno scritto i sindaci dei Comuni di cui sopra – ma ogni aspetto della vita sociale è stato caratterizzato dai tempi e dai modi di diffusione del virus. In particolare, tutte le attività lavorative hanno subito rallentamenti con effetti che, nel lungo termine, potranno rivelarsi disastrosi.
La provincia orientale di Napoli si caratterizza, oltre che per la presenza di una notevole quantità di attività commerciali, di prossimità e di avanguardia, che sono già drammaticamente colpite dagli effetti della pandemia, anche per l’importante numero di industrie di beni e servizi presso le quali sono impiegate decine di migliaia di lavoratori. Le grandi aziende (nel settore aeronautico, automobilistico e manifatturiero) sono solo il vertice di una piramide che deve tenere conto dell’indotto e delle aziende più piccole che occupano altre migliaia di lavoratori.
Un territorio in difficoltà.
Da Acerra a Casalnuovo, da Pomigliano e fino a Marigliano e Nola, tutte le Città della provincia di Napoli vedono agitarsi concretamente lo spettro della crisi e, con la mancanza di commesse e di ammortizzatori sociali, degli esuberi. Gli Enti locali, i Comuni e, in particolare, i Sindaci d’area, chiedono a gran voce che fin da ora vengano avviati tavoli di concertazione con le dirigenze delle imprese, con i sindacati e con il Governo Regionale e Centrale per discutere le strategie comuni di ripresa e di stabilità occupazionale che consentano di salvaguardare i posti di lavoro e di gettare le basi per una crescita condivisa, per far fronte alla inquietante prospettiva di chiusura e disoccupazione. Sgravi per gli imprenditori, commesse interne e internazionali per le grandi aziende, blocco dei licenziamenti e incentivi alla ripresa, garanzie per l’indotto, sostegno ai settori della ricerca e dello sviluppo industriale.
Sono tutti obiettivi che questa parte della Campania, da sempre fiera e operosa, storicamente votata all’industria e al commercio, intende perseguire con determinazione, nella convinzione che tutti gli attori del processo produttivo siano fondamentali per la ripresa e la crescita del Paese. I Sindaci dei comuni di Acerra, Brusciano (Commissario prefettizio), Casalnuovo, Castello di Cisterna, Mariglianella, Marigliano, Nola, Pomigliano d’Arco, Sant’Anastasia, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Somma Vesuviana”.
Dai comuni del napoletano richiesta di rilancio, vediamo quale seguito ci sarà.