Il CNDDU ricorda la Strage di via dei Gergofili a Firenze
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione delle celebrazioni della strage di via dei Georgofili, avvenuta nella notte fra il 26 e il 27 maggio del 1993 nel centro di Firenze, che provocò l’uccisione di cinque persone (i coniugi Fabrizio Nencioni, 39 anni, e Angela Fiume, 31 anni, con le loro figlie Nadia Nencioni, 9 anni, Caterina Nencioni, 50 giorni di vita, e lo studente Dario Capolicchio, 22 anni), intende ricordare quanto accaduto, proponendo la poesia della piccola Nadia Nencioni, musicata dal coro degli alunni e delle alunne appartenenti alla scuola elementare ‘Nadia Nencioni’, da condividere come momento di riflessione nelle classi.
Il testo fu ritrovato stranamente intatto tra le rovine nel quadernino appartenente alla bimba.
Il CNDDU invita il Ministero dell’Istruzione a patrocinare tale iniziativa e a segnalarla a tutte le scuole italiane.
Ricordiamo che lo spaventoso atto criminale citato va inserito nell’ottica della strategia del terrore con cui la Mafia intendeva destabilizzare lo Stato italiano.
L’epilogo della vicenda è chiaroscurale nel senso che pur essendo stati consegnati alla giustizia i responsabili del vile attentato, in molti documenti, stralci delle motivazioni della sentenza a carico del boss Francesco Tagliavia, depositate il 20 maggio 2016 dalla seconda Corte d’Assise di Appello di Firenze, presieduta dal giudice Luciana Cicerchia, si evince che si sarebbe creato una sorta di trattativa tra alcuni esponenti delle istituzioni e le associazioni criminali onde scongiurare altre stragi.
Ormai le parole per raccontare un simile dramma non bastano più; ma rimane la dolcezza malinconica e delicata della poesia di Nadia Nencioni a testimoniare quanto l’innocenza persista a dispetto della barbaria umana.
“Il pomeriggio / se ne va / Il tramonto si avvicina / un momento stupendo / Il sole sta andando via (a letto) / è già sera è tutto finito” (Poesia “Il Tramonto” di Nadia Nencioni).
Prof. Romano Pesavento, Presidente CNDDU