Dopo Venezia anche il Delta del Po è candidato al World Water Forum italiano 2024.
“Il territorio del Delta del Po, Comacchio, Rovigo, il Polesine, la Pianura Padana, dal Monviso alla costa Adriatica sono nel progetto di candidatura dell’Italia a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua depositato a Marsiglia”ENDRO Martini (Pres. Italy Water Forum 2024)
“Dopo Venezia l’annuncio che anche il Delta del Po è candidato a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua. Il Delta del Po sarà parte del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua 2024, qualora l’Italia dovesse essere sede dell’evento che porterà più di 100.000 visitatori, capi di Stato, rappresentanti delle Religioni di tutto il Mondo nel nostro Paese”- annuncia Endro Martini, geologo e Presidente di Italy Water Forum 2024.
“Il Delta del Po, l’intero territorio che rappresenta un’unicità geologica, è nella programmazione del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua.
La candidatura presentata a Marsiglia dove si assegna la sede prevede che durante il periodo del Forum e nei giorni pre e post forum un team di agenzie di viaggio organizzerà una serie di visite tecniche, ben 15, in luoghi caratterizzati dalla presenza di “acqua” sia naturale che artificiale con scenari che testimoniano la storia e la grande bellezza dei paesaggi acquatici italiani. Il delta del Po – ha proseguito Martini – è l’insieme dei rami fluviali che consentono al fiume Po di sfociare nell’Adriatico settentrionale dopo il suo corso che parte dal Monviso e attraversa l’intera Pianura Padana. La recente struttura idraulica è anche conseguenza del terremoto di Ferrara del 1570 e del taglio di Porto Viro, una grande opera idraulica eseguita dalla Repubblica di Venezia nel 1604. Si compone di tutti i rami fluviali e, per estensione, del territorio compreso tra loro. La sua superficie è di circa 18.000 ettari. Secondo questa definizione il delta del Po ricade interamente nella provincia di Rovigo o Polesine e occupandone una porzione enorme, quella orientale (dall’incile del Po di Goro al mare) e rappresenta un esempio di “delta attivo”
In senso lato abbraccia la più vasta area del delta storico, quella tra gli antichi rami del delta del Po. In passato esistevano importanti rami meridionali del corso d’acqua, come il Po di Volano e il Po di Ferrara o il Po di Primaro, e questo ci permette di considerare la parte a forma di cuspide della provincia di Ferrara compresa tra i vertici di Stellata, Sacca di Goro e Valli di Comacchio come territorio del delta. La recente struttura idraulica del delta del Po supporta la definizione più restrittiva sopra esposta, anche se le parti costiere della Provincia di Ferrara, in particolare quella compresa tra la foce del Po di Goro e il Lido di Volano e la parte comprendente il Comacchio Valli, conservano un aspetto paesaggistico tipicamente deltizio palustre. Il delta del Po è stato inserito nel 1999 tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO in Italia come estensione del riconoscimento conferito alla città di Ferrara nel 1995. Il Delta del Po è classificato come Riserva della Biosfera (MAB), ecosistema terrestre, costiero e marino in cui, attraverso un’adeguata gestione del territorio, la valorizzazione dell’ecosistema e della sua biodiversità si coniuga a strategie di sviluppo sostenibile”.
Non solo work – shop ma soprattutto territorio vissuto con briefing stampa sul posto, Educational tematici in più punti dell’Italia. Non solo l’Italia dell’arte ma soprattutto l’Italia della risorsa acqua!
“Pensiamo e puntiamo ad un coinvolgmento delle Aree Marine Protette, dei Parchi, della stessa Legambiente e del WWF perché vogliamo un Forum inclusivo che metta insieme davvero tutte le anime e coloro i quali possono dare un contributo costruttivo al dibattito e alle soluzioni. L’Italia è laboratorio dei cambiamenti climatici, di innovazione sulla risorsa acqua e anche di formazione. Il nostro sarà un Forum Mondiale dell’Acqua innovativo – ha concluso Martini – inclusivo che, come abbiamo sempre ripetuto, non lascerà indietro nessuno. L’inclusione e la partecipazione politica al Forum Ufficiale del Contro Forum saranno caldamente incoraggiate, durante tutto il lavoro preparatorio che ci attende e questo concetto lo abbiamo sempre e costantemente ribadito. Al Forum metteremo intorno al tavolo del dialogo anche tutti i rappresentanti delle religioni ed i Capi di Stato per arrivare e firmare la “Carta del Rinascimento dell’Acqua”, perché l’acqua è una risorsa di tutti e deve essere per tutti e l’Italia, cerniera del Mediterraneo vuole dare un grande segnale di cambiamento al Mondo. Dare il Forum all’Italia significherebbe puntare su molteplici temi come: arte, storia ma anche sostenibilità, impresa green, rischi geologici e risorsa geologica, dunque un laboratorio vivo di idee e comunità”.
Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Comune diFerrara, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria, istituto specializzato nella manutenzione e valorizzazione dei centri storici e del quale fanno parte Regione Umbria, Comune di Orvieto, Comune di Assisi, Comune di Todi che è stato l’animatore di questo progetto.