La sfida tecnologica: senza cultura digitale non c’è futuro per l’Italia
Rare volte accade di poter seguire nello stesso webinar figure così autorevoli: il Vicepresidente di Google, Fabio Vaccarono; l’a.d. di Illimity, già Ministro dello sviluppo economico e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera; il Presidente della Confederazione italiana della piccola e media industria privata (Confapi), Maurizio Casasco; il Presidente della Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti (Coldiretti), Ettore Prandini.
Questi i relatori all’incontro pubblico di approfondimento online “Le frontiere della tecnologia e il futuro dell’Italia” che si terrà lunedì 31 maggio alle ore 18.30.
Al centro dell’incontro saranno le nuove frontiere della Tecnologia e della Ricerca, nelle quali la Cultura Digitale sta assumendo ruoli sempre più rilevanti.
La sua declinazione, anche in Italia, sarà indispensabile per far correre la nostra economia e per far crescere l’intero Paese.
Come pure sarà indispensabile favorire il rilancio ed il protagonismo degli attori nella società civile che si collocano tra l’azione privata e pubblica, i cosiddetti corpi intermedi.
L’utilizzo delle tecnologie informatiche ha rivoluzionato ogni settore delle attività umane: i relatori porteranno la loro esperienza sui modelli di governo del business e di organizzazione delle imprese e del lavoro.
L’incontro sarà aperto da un saluto di Stefano Zamagni, presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali, e Roberto Pertile, economista d’impresa.
Ivo Tarolli, coordinatore dell’evento, trarrà le conclusioni.
Per poter offrire relatori di un così elevato profilo ad il più ampio pubblico, hanno unito le forze le seguenti Associazioni culturali: Università Popolare Trentina, Politica Insieme, Fondazione Spaventa, Associazioni Popolari, Rete Da Vinci IOT, Costruire insieme.
La regia dell’evento sarà diretta da Roberto Lorusso, Presidente Rete di imprese Da Vinci IOT.
Il coordinatore dell’evento, Ivo Tarolli, esprime così il suo desiderio di condivisione dell’evento: «Riferirsi esclusivamente alla quarta rivoluzione industriale, l’Industria 4.0, porta il rischio di concentrarsi sugli aspetti produttivi e di business e di porre la società e le persone in funzione dei primi. Con riflessioni e incontri come questo, vogliamo disinnescare questo rischio e riconfigurare come centrali le persone ed i corpi sociali intermedi, indispensabili per la rinascita economica e la vitalità stessa delle imprese. Con questo evento vorremmo proporre degli indirizzi affinché l’Italia possa affrontare unita questo appuntamento».
Il referente scientifico del webinar, Nicola Strizzolo, prof. di Sociologia dei Processi culturali e comunicativi dell’Università di Udine, sottolinea il valore dell’incontro: «Comprendere che è la cultura la vera cifra di ogni cambiamento ed impegnarci, assieme ai protagonisti della trasformazione in corso, sono i primi passi necessari verso un’estesa ed equa condivisione dell’innovazione».
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