ITALY WATER FORUM
Miccio ( Direttore Area Marina Protetta Regno di Nettuno): “L’Area Marina Protetta realizza, in partenariato con Istituti Scientifici Università associazioni ed operatori del settore, programmi di studio monitoraggio e ricerca nei settori dell’ecologia della biologia marina e dell’archeologia subacquea al fine di implementare la conoscenza del territorio marino-costiero.
“Ischia e Campi Flegrei candidate ad ospitare il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua 2024. Le aree di Ischia famosa nel mondo anche per la sua qualità termale e dei Campi Flegrei saranno parte del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua 2024, qualora l’Italia dovesse essere sede dell’evento che porterà più di 100.000 visitatori, capi di Stato, rappresentanti delle Religioni di tutto il Mondo nel nostro Paese”.
Lo ha annunciato Endro Martini, geologo e Presidente di Italy Water Forum 2024.
E proprio l’area dei Campi Flegrei è Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” laboratorio di creatività, idee e progetti sulla sostenibilità a tutela della risorsa acqua. Un Forum Mondiale dell’Acqua nel regno della Posidonia.
“Il Regno di nettuno comprende il mare che circonda l’Arcipelago Flegreo, formato dalle isole di Ischia, Procida e Vivara.
Le tre isole, che chiudono ad ovest il golfo di Napoli, fanno parte di un grande complesso vulcanico considerato tuttora attivo.
Segno della vitalità, di questa natura che congiunge acqua e fuoco sono le numerose fonti termali – ha dichiarato Antonino Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” – sfruttate oggi in un’infinita serie di terme e splendidi giardini, che congiungono complessi di piscine a varie temperature a veri orti botanici e spiagge.
L’Area Marina Protetta ha una superficie a mare di ha 11.256,00 e comprende i comuni di Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Procida, Serrara Fontana
L’Area Marina Protetta Regno di Nettuno persegue la protezione ambientale, la tutela e la valorizzazione del mare che circonda le isole di Ischia, Procida e Vivara, nel Golfo di Napoli. E’ l’Area Marina Protetta più estesa in Campania e racchiude al suo interno delle particolarità di enorme interesse, non solo naturalistico.
La zonizzazione del Regno di Nettuno, rispetto alle altre Aree Marine Protette italiane comprende la tutela integrale, riserva generale speciale e tutela dei mammiferi marini.
Fra le sue attività, l’Area Marina Protetta realizza, in partenariato con Istituti Scientifici Università associazioni ed operatori del settore, programmi di studio monitoraggio e ricerca nei settori dell’ecologia della biologia marina e dell’archeologia subacquea al fine di implementare la conoscenza del territorio marino-costiero.
Inoltre espleta attività di Educazione Ambientale in collaborazione con associazioni ambientaliste ed Istituti Scolastici di ogni ordine e grado e si occupa della gestione e progettazione di percorsi didattici, realizzazione di eventi, manifestazioni, convegni e seminari al fine di diffondere l’importanza della tutela delle risorse per la valorizzazione del territorio con l’obiettivo di stimolare cambiamenti nel comportamento dei cittadini rispetto all’ambiente e di promuoverne una fruizione sostenibile. La ricchezza del mare dell’AMP “Regno di Nettuno” si intuisce osservando la perimetrazione dell’area su di una mappa. La sua estensione piuttosto imponente è dovuta anche alla presenza dello “strano” prolungamento verso nord, di due miglia di larghezza e otto di lunghezza, che corrisponde al cosiddetto “Canyon di Cuma” e che rende il Regno di Nettuno un’area unica nel Mediterraneo.
Tale prolungamento estende la protezione dell’AMP all’incredibile ricchezza in cetacei (delfini, balene, capodogli..) di questo tratto di mare racchiuso nella zona di tutela dei mammiferi marini” che è l’unica italiana, essendo il Santuario Pelagos italo-francese ed Area marina protetta di Interesse Internazionale.
L’altra emergenza che viene racchiusa dai confini dell’AMP “Regno di Nettuno” è una straordinaria prateria di Posidonia oceanica, che circonda per decine di chilometri quadrati le isole, con particolare riguardo ad Ischia”.
E a Ischia c’è la straordinaria storia di Aenaria la cittadella romana esistita dal IV secolo a.C. fino al 130-150 d.C. e distrutta improvvisamente da una eruzione vulcanica o da un terremoto, che sta venendo alla luce grazie ai pescatori e Soprintendenza con scavi brillantemente diretti dall’archeologa subacquea Alessandra Benini, tra i massimi esperti in Italia del settore. Oggi questa cittadella è sommersa dal mare ad una profondità di circa 9 metri ed è possibile vederla con dei tour specifici.
Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Comune di Ferrara, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria, istituto specializzato nella manutenzione e valorizzazione dei centri storici e del quale fanno parte Regione Umbria, Comune di Orvieto, Comune di Assisi, Comune di Todi che è stato l’animatore di questo progetto.
“La candidatura dell’Italia presentata a Marsiglia dove si assegna la sede prevede che durante il periodo del Forum e nei giorni precedenti al Forum ma anche nel dopo Forum un team di agenzie di viaggio organizzerà una serie di visite tecniche, ben 15, in luoghi caratterizzati dalla presenza di “acqua” sia naturale che artificiale con scenari che testimoniano la storia e la grande bellezza dei paesaggi acquatici italiani.
Ischia ed i Campi Flegrei sono due dei 15 luoghi dove si svolgeranno Press Tour e Educational con operatori turistici e scienziati che arriveranno per il World Water Forum 2024. Situata all’estremità settentrionale del Golfo di Napoli e poco distante dalle isole di Procida e Vivara, nel mar Tirreno, Ischia è la più grande delle isole Flegree e importante meta del turismo internazionale.
Le acque termali dell’isola d’Ischia sono conosciute – ha concluso Martini – e utilizzate fin dall’antichità. La sua natura vulcanica fa di Ischia una delle terme più grandi d’Europa. Le acque termali di Ischia sono alcaline.
I Greci utilizzavano le acque termali per ritemprare lo spirito e il corpo e come rimedio per la guarigione dei postumi delle ferite di guerra (in epoca pre-antibiotica) attribuendo poteri soprannaturali alle acque e ai vapori che sgorgavano dalla terra; non a caso in ogni città termale sorsero templi dedicati a divinità come quello di Apollo a Delfi. I romani le esaltarono come strumento di cura e relax attraverso la costruzione di terme pubbliche e utilizzarono con sicurezza e proficuo le numerose sorgenti dell’isola”.