La titolare del Viminale, nel partire dall’analisi dei dati e dalle previsioni sui futuri flussi migratori verso i Paesi mediterranei particolarmente esposti, come l’Italia, ha innanzitutto sottolineato come sia necessario “realizzare interventi strutturali nel sistema di gestione del fenomeno all’interno dell’Unione europea, con l’attivazione di concreti e solidi meccanismi di solidarietà, anche d’emergenza, sul modello di quelli previsti a Malta nel 2019, nonchè attuare una strategia condivisa per la lotta ai trafficanti di esseri umani e il contrasto alla tratta e alla immigrazione illegale”.
Il ministro Lamorgese ha anche evidenziato “l’esigenza di sviluppare un dialogo costruttivo con i partner africani, con un approccio equilibrato, fondato su modelli di cooperazione capaci di valorizzare le specificità di ogni singolo Paese, senza i quali sarà difficile gestire efficacemente i flussi migratori, non solo nel breve periodo, ma anche nei prossimi anni”. “In tale direzione – ha aggiunto la titolare del Viminale – un ruolo incisivo deve essere svolto dall’Unione europea ed è questo il senso della missione congiunta che svolgerò a Tunisi il prossimo 20 maggio, assieme al Commissario europeo Johansson”.
“Nella medesima prospettiva – ha concluso il ministro Lamorgese – occorre lavorare insieme con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori per supportarne la crescita economica e, al contempo, promuovere percorsi di ingresso legale in Europa a favore di quei partner che collaborino nella prevenzione e nel contrasto alla immigrazione illegale”.
(ITALPRESS).