Il punto di Roberto Napoletano. Cento giorni per farlo.
La nuova ricostruzione – Solo la politica che li ha prodotti può oggi rimuovere i macigni del ritardo italia.
Questa Italia non deve esistere più. Non può più essere necessario attendere fino a tredici anni per una valutazione di impatto ambientale. Non può più accadere che per sei lunghissimi anni il ministero dei Trasporti non sia stato in grado di produrre un progetto esecutivo uno degno di quel nome.
Non può più accadere che ogni parere della Regione coinvolta diventi una stazione di sosta che blocca tutto per anni. Sul decreto semplificazioni non sono ammessi compromessi e mediazioni di sorta. La Nuova Ricostruzione parte dai 36 mesi ridotti a 2 della fase autorizzativa, l’abbattimento dei tempi della giustizia civile, una pubblica amministrazione rifondata e una centrale di progettazione 4.0 che riunisca centro e periferie
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia
Questa Italia non deve esistere più. Non può più essere necessario attendere fino a tredici anni per una valutazione di impatto ambientale. Non può più accadere che per sei lunghissimi anni il ministero dei Trasporti non sia stato in grado di produrre un progetto esecutivo uno degno di quel nome. Non può più accadere che ogni parere della Regione coinvolta diventi una stazione di sosta che blocca tutto per anni.
Siamo nella condizione di partenza raccapricciante che in tre progetti chiave – alta velocità/capacità Salerno-Reggio Calabria, Palermo-Catania-Messina, Roma-Pescara – non solo siamo lontani da un calendario operativo che ci permetta di rispettare le date di scadenza finali dell’opera, ma addirittura siamo abissalmente distanti dalla possibilità che si possano generare stati di avanzamento dei lavori (Sal) tali da consentire di avere accesso ai fondi del Recovery Plan.