Nuoto: Alice Maggioni e Samuele Congia in maglia azzurra
Davanti alle risposte del cronometro non ci sono giri di parole che tengano. E quelle scaturite ad aprile dalle prestazioni di Alice Maggioni (Green Alghero) e Samuele Congia (Antares Iglesias) nel corso delle prove di qualificazione ai Campionati Italiani erano molto lusinghiere. Al punto che il responsabile delle squadre nazionali giovanili di nuoto Walter Bolognani, in attesa dei responsi ufficiali, aveva allertato i rispettivi allenatori Sandro Fiorentino e Alessandra Porcu affinché mettessero in conto, senza dire nulla ai diretti interessati, una molto probabile convocazione in nazionale.
Dopo settimane di attese e di speranze è giunta la chiamata ufficiale per la 47esima edizione degli Europei juniores di nuoto che si svolgeranno allo Stadio del Nuoto di Roma dal 6 all’11 luglio 2021.
Il presidente regionale della FIN Sardegna Danilo Russu non stando più nella pelle, ha dato l’annuncio urbi et orbi che ha scatenato un prolungato e giustificato entusiasmo.
A quella comunicazione, alcune ore dopo ne è seguita un’altra che onora e gratifica ulteriormente il movimento natatorio sardo con i tre argenti e i cinque bronzi ottenuti dagli atleti isolani ai Campionati Italiani di categoria su base regionale (vedere elenco in basso).
Le dichiarazioni
“Le convocazioni agli Europei di Samuele Congia e Alice Maggioni – sottolinea Russu – e le medaglie ai Campionati Italiani, rappresentano la risposta migliore che i nostri atleti potessero dare. Ma non ci dimentichiamo delle altre attività principali: il nuoto sincronizzato ha lavorato per tutta la stagione, anche con i campionati nazionali su base regionale; mentre ci stiamo attrezzando per far ripartire la pallanuoto nei mesi estivi, purtroppo l’unica ancora ferma”.
C’era tanta fame di belle notizie dopo un periodo in cui l’abbattimento morale stava per prevalere negli animi dei nuotatori. “Il primo lockdown è coinciso con il rientro di una nostra rappresentativa che si trovava a Torino per il meeting Swim -To – continua il presidente FIN Sardegna – era il 23 febbraio 2020 e proprio quel giorno veniva sospeso l’ultimo turno di gare per la situazione dei contagi nel nord Italia. Da lì in poi i nostri atleti hanno interrotto, per 76 giorni, qualsiasi tipo di competizione per riprenderle durante l’estate. Dal 26 ottobre 2020 siamo andati incontro al secondo lock down, meno severo, che ha consentito ai nostri atleti di potersi allenare ma con grandi sacrifici. Infatti solo il 15% degli impianti ha riaperto per consentire agli agonisti di potersi allenare e molti di questi con grandi sacrifici legati agli spostamenti”.
Le otto bellissime medaglie
Argenti:
- Francesca Zucca (Esperia Cagliari) Juniores Femmine 2005: 100 e 200 Rana
- Samuele Congia (Antares Iglesias) Juniores Maschi 2003: 50 sl
Bronzi:
- Anna Conti (Sport Full Time Sassari) Cadette: 400 misti
- Samuele Congia (Antares Iglesias) Juniores Maschi 2003: 100 sl
- Stefano Garau (Antares Iglesias): 50 Rana e 100 Rana
- Pietro Murgia (Sport E.R. Sassari) Ragazzi 2006 Maschi: 100 rana
Alice Maggioni: tanti sacrifici premiati con la maglia azzurra
A dire che quando i genitori la mandarono in piscina per risolvere alcuni problemi alle spalle, lei, ancora bambina, scoppiava in lacrime perché quel contesto le era indigesto. Pian piano le cose sono cambiate, Alice Maggioni ci ha preso gusto e sono fioccate le soddisfazioni con tante medaglie regionali. Dal 2018 è incominciata l’escalation nazionale nei 50 stile libero con il terzo posto ai Campionati Italiani di Riccione e il secondo posto a quelli di Roma. L’anno dopo, nuovamente a Riccione, altra piazza d’onore. Ed ora giunge questa bellissima convocazione in Nazionale: “Credo che la chiamata sia dovuta alla prestazione negli ultimi assoluti di Riccione – spiega Alice – perché la gara nei 50 sl è andata molto bene e comunque negli ultimi anni sono sempre stata tra le prime in Italia tra le mie coetanee”. Alice eccelle anche a scuola: frequenta infatti la quarta Liceo Classico al G. Manno di Alghero.
Una convocazione in nazionale giunta in un periodo dove hai fatto parecchi sacrifici…
Il Coronavirus ha portato tante difficoltà, soprattutto a novembre quando la piscina Green è rimasta chiusa e ci siamo viste costrette ad andare in auto a Porto Torres tre volte alla settimana: soltanto il viaggio mi prende ottanta minuti. Rispetto alla normalità ci alleniamo molto meno ed è un grande impegno conciliare il nuoto con la scuola perché sono sempre stata abituata ad organizzarmi.
Il tuo allenatore Sandro Fiorentino è riuscito a placare questo scoramento?
Mi conosce da quando sono piccola, mi è sempre stato accanto nei momenti belli in quelli brutti. Sono molto contenta di questo traguardo, se l’ho raggiunto è soprattutto grazie a lui.
Ma non dimenticherò mai Fabio Are, il tecnico che seguendomi da bambina ha gettato le fondamenta per il mio futuro agonistico.
Cosa ti aspetti da questi Europei?
Sarà sicuramente una bellissima esperienza; è già una grande soddisfazione essere stata convocata, spero di riuscire a fare del mio meglio.
Menzioni particolari?
Vorrei ringraziare il mio allenatore che per primo ha creduto in me. Poi i miei genitori che non fanno mai mancare sostegno e incoraggiamento. E infine tutti i miei compagni di squadra, in particolar modo Maddalena.
Il DS Lorenzo Zicconi brinda per l’inedito traguardo raggiunto
Alice è ben voluta anche dal direttore sportivo della Green Alghero Lorenzo Zicconi che sotto, sotto si aspettava questa comunicazione. Questo tipo di chiamata ancora gli mancava nel palmares della sua società.
“Per noi è la ciliegina sulla torta – dice – perché avendo un bacino d’utenza molto limitato, puntiamo molto sulle potenzialità del singolo per cercare il risultato, Dal 1990 ad oggi abbiamo avuto tre campioni italiani di categoria e per un sodalizio come il nostro, dotato di un impianto limitato che condividiamo con un albergo, non è poco. Siamo contenti e soddisfatti.
Una qualificazione voluta a tutti i costi quella di Alice…
Se l’è guadagnata con i denti. È una ragazza intelligente che si applica tanto, anche nello studio, e senza impegno questi risultati non si ottengono. Patì un periodo di crisi da dicembre e gennaio dovuto allo stress per i viaggi a Porto Torres e alla mancanza di gare, ma l’ha superato. Poi ai campionati italiani ha confermato le sue aspettative; adesso la speranza è che la piscina di Alghero possa riaprire.
Cosa succederà nelle prossime settimane?
I presupposti affinché tutto vada bene ci sono, ora c’è da lavorare molto. Risolveremo alcuni problemi tecnici con la piscina e poi farà qualche viaggio a Sassari per esercitarsi in vasca lunga. A Roma troverà un ambiente internazionale di futuri campioni.
Samulee Congia insegue una finale
Si era già messo in vetrina nel 2019 cogliendo il titolo italiano a Roma, nella categoria Ragazzi. E poi l’anno dopo, anche se più giovane rispetto ai suoi avversari, Samuele Congia guadagnò la piazza d’onore tra gli juniores.
Il resto è noto, frutto di una passione nata in tenera età quando la mamma lo iscrisse alla piscina di comunale di Serrenti dove iniziò l’approccio col mondo acquatico: “Riuscivo a dare il meglio di me stesso nell’ambiente della piscina” ricorda il neo azzurro che non finirà mai di ringraziare i suoi allenatori che reputa “genitori in seconda”: Alessandra Porcu e il marito preparatore atletico Paolo Giacobbe. Samuele frequenta la quarta presso l’ISS Buonarrotti di Serramanna e attualmente dice di non avere altre passioni all’infuri del nuoto.
Lo staff della nazionale ti stava tenendo d’occhio…
Con il quarto posto negli assoluti dei 100 stile ho pensato che avrei potuto avere chances di partecipazione alla staffetta. E poi anche il secondo posto nei 50 stile, appena 5 centesimi di ritardo dal vincitore penso che mi sia valso la convocazione.
Con gli allenamenti, come per tutti, è stato un anno difficile…
Purtroppo l’impianto natatorio del mio paese è chiuso. Siamo riusciti comunque ad organizzarci, allenandoci quotidianamente, ospiti delle piscine Esperia di Cagliari.
Cosa ti aspetti dagli Europei?
Vorrei dare il meglio, migliorare e magari riuscire ad entrare in finale.
Alessandra Porcu e Paolo Giacobbe ce li hai sempre nel cuore…
Lei mi ha impartito un insegnamento non solo professionale ma anche umano spronandomi sempre a dare il meglio di me sia nelle competizioni, sia nella vita. Paolo Giacobbe mi ha dato quell’incipit per dare sempre il massimo; insieme mi hanno sempre aiutato a superare le situazioni difficili nel migliore dei modi.
Altri ringraziamenti?
Li rivolgo a tutti coloro che mi hanno sostenuto, in primis la mia famiglia e i miei amici
Alessandra Porcu: “Il segreto sta nei dettagli”
Cordiale, affabile, sorridente, ma molto seria sul lavoro. Quando è in piscina, il telefono di Alessandra Porcu sparisce dalla circolazione, anche in pomeriggi particolari come quello recente, quando le amicizie più care l’hanno subissata di congratulazioni via social.
“Le ho viste solo a tarda sera – dice – perché ero troppo impegnata in piscina. Comunque attendevamo la notizia da un mesetto perché c’era il sospetto che Samuele venisse convocato; agli assoluti è andato abbastanza bene e aveva le carte in regola. Ma fino all’ufficialità ci siamo tenuto tutto per noi”.
I risvolti della pandemia l’hanno costretta ad un tour de force: abitando a Samatzai, distava una manciata di chilometri da Serrenti. Poi una prima soluzione tampone presso la piscina di San Gavino e infine, da ottobre, la discesa costante verso il capoluogo sardo (che le ha dato i natali), ospiti dell’Esperia.
Sensazioni?
Siamo felici. È un sogno che abbiamo accarezzato due anni fa quando ha vinto il campionato italiano e come obiettivo c’eravamo posti proprio quello di arrivare agli Europei. Ci siamo riusciti.
Dietro c’è una programmazione attenta?
Si, studiata per ottenere risultati. Partiamo da quello che abbiamo per migliorare con dei lavori mirati. E devo dire di essere abbastanza fortunata perché Samuele lavora veramente sodo.
Con delle peculiarità?
Mi concentro sulla tecnica, ci sto molto attenta perché a questi livelli ciò che fa la differenza sono i dettagli. Samuele ha cambiato completamente la nuotata undici mesi fa, quando abbiamo ripreso dopo il lock down; una scelta azzardata che ha dato buoni risultati. E da allora abbiamo lavorato tanto, tanto, tanto.
Nonostante tanta perdita di tempo prezioso?
Viaggiamo tutti i giorni e per restare due ore in piscina ne sacrifichiamo quattro in tutto. Lui va a scuola, io insegno ed è tutto molto stancante.
Senza sottovalutare il lavoro di Paolo Giacobbe?
Samuele oltre al nuoto fa anche una buona preparazione atletica, altro aspetto fondamentale. Da Serrenti ci siamo portati la palestra a casa pur di non trascurarla.
Dietro a tutto ciò c’è una grande passione
Sicuramente, in verità credo in quello che faccio e ci crede anche Samuele. La fortuna è di avere gli stessi obbiettivi, a volte azzardiamo perché da questo punto di vista io e lui siamo uguali.
Come li vivrà questi Europei?
Samuele è giovane, deve compiere ancora 18 anni, indossare la maglia azzurra è il sogno di qualsiasi nuotatore, per lui sarà qualcosa di particolarmente magico.