In seguito ai disagi al servizio postale di Olzai, Deidda (FDI) chiede alle Poste italiane e al governo una garanzia di più giorni lavorativi e maggiore attenzioni per i paesi montani.
“Sono parzialmente soddisfatto della risposta del Governo alla mia interrogazione sull’apertura quotidiana dell’ufficio Postale di Olzai, limitata a 3 giorni settimanali”
“Prendo atto che le istanze dell’Amministrazione comunale di Olzai, come l’installazione del Postmat, sono state prese in carico da Poste Italiane, ma rimango insoddisfatto perché l’apertura di soli 3 giorni va contro l’intento di limitare il contagio visto che crea file e assembramenti. Si parla di un ipotetico ampliamento degli orari solo al termine del periodo estivo. Inoltre, l’Esecutivo non tiene conto che raggiungere gli uffici postali nei paesi limitrofi quando per persone anziane e soggetti fragili non è la soluzione migliore”, così il deputato di FdI Salvatore Deidda, in seguito alla risposta in Aula alla sua interrogazione.
“Il Governo deve revocare lo stato di emergenza e garantire tutti i servizi essenziali e il ritorno alla normalità,
In più, deve mettere in campo tutte le misure essenziali per i paesi di montagna”
Olzai non ha un medico di base e le banche scappano, scegliendo di aprire le propri filiali nelle grandi città. Esiste una legge sulla montagna, mai applicata, che garantisce i servizi pubblici. C’è bisogno di misure per le scuole e per tutti quei servizi che sono in abbondanza nelle città.
Insistiamo che Poste ritorni sulla sua decisione e ascolti l’amministrazione comunale dando le risposte che merita”, conclude Deidda.