“Quando la tecnologia incontra l’arte”: il 28 maggio a Sassari
Cosa accade quando la tecnologia incontra l’arte? Cosa accade quando l’ispirazione artistica si fonde all’intuizione matematica, quando il progresso si miscela alla tradizione, quando il concetto “estro” sposa quello di “innovativo”? Sarà possibile scoprirlo in occasione dell’educational “Quando la tecnologia incontra l’arte”, evento promosso da Lifely e Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” in programma il 28 maggio 2021 (h 11-13) negli spazi dell’Art Lab Accademia Sironi presso il museo MAS.EDU di Sassari.
Lifely e Accademia Sironi, un binomio che è perfetta e sinergica rappresentazione d’arte e tecnologia. Binomio che trova espressione in un Educational Tour immaginato per dare spunti e informazioni, per regalare esempi pratici e invogliare alla scoperta e all’innovazione. Una vera e propria lezione in cui sarà mostrato in concreto come l’incontro fra arte e tecnologia è possibile. Una mattinata di incontro e di confronto aperta dall’intervento di Pierpaolo Luvoni, in rappresentanza dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”.
A seguire saranno proposti alla platea 4 esempi ricollegabili all’agire di 4 artisti che dell’utilizzo della tecnologia hanno fatto un’arte: Banyan (Eco Wall by Now Lab), David Bowen (Tele-present Water), Julius Popp (bit fall, bit code, bit flow) e Persistence of Vision (PoV) Display. A seguire sono previsti gli interventi di Antonio Solinas (Lifely) e Pietro Pirino (Abinsula e Accademia Sironi). La mattinata sarà chiusa con la realizzazione in 3D del case “Agrumino“. Questa attività è realizzata all’interno del bando Imprese Innovative di Sardegna Ricerche.
Nello specifico:
Banyan, Eco Wall by Now Lab è la prima parete verde al mondo, realizzata in modo completamente additivo (AM) con sistemi di drenaggio e irrigazione integrati naturalmente. Il prototipo presenta innovazioni nel design, nelle funzionalità, nella tecnologia e nelle dimensioni. Il tutto è reso possibile attraverso il processo di stampa additiva di grande formato di BigRep ONE.
David Bowen, Tele-present Water è installazione che mostra in tempo reale il movimento fisico della superficie dell’acqua, l’intensità e il movimento delle onde del mare in un luogo specifico. I dati vengono trasferiti in tempo reale, scalati su una struttura meccanica a griglia metallica, ottenendo come risultato una simulazione degli effetti fisici causati dal movimento dell’acqua.
Julius Popp: bit fall, bit code, bit flow è installazione che in alcuni casi mostra immagini e, in altri, parole selezionate da internet attraverso gocce d’acqua che cadono da 320 ugelli controllati da software e valvole elettromagnetiche. In Bit.flow Popp pompa del liquido in un tubo lungo 45 metri su una parete: un programma software stabilisce uno schema che solo in certi punti crea forme o lettere leggibili che poi si disintegrano di nuovo nel caos. Bit.code è invece composto da catene di plastica con pezzi bianchi e neri che fungono da pixel che, controllati da un software, si muovono l’uno accanto all’altro mostrando parole chiave di uso frequente, in certi punti, prese da recenti feed web.
Persistence of Vision (PoV) Display: Pov – persistenza della visione – è una sorta di illusione ottica in cui un’immagine visiva sembra persistere anche quando la luce da essa smette di entrare nei nostri occhi e questo la rende super cool. È possibile visualizzare qualsiasi testo o immagine che si desidera sul display.
Lifely, azienda nata nel 2015 dall’orbita Abinsula, è entrata di recente sul mercato con un prodotto destinato ai maker: “Agrumino Lemon”, un dispositivo open source programmabile con Arduino, grazie al progetto ESP8266, e basato sul Wifi Chip ESP8266 che permette di monitorare alcuni parametri come: luminosità, umidità e temperatura del terreno. Inoltre, il dispositivo è anche espandibile grazie alla presenza di una serie di connettori di espansione, chiamati jst ph, che permettono l’inserimento e il collegamento con vari sensori come quelli dell’acqua, dell’aria, del suono, ecc. I connettori di espansione sono inoltre compatibili con lo standard grove. Oltre alla versione per i maker, l’azienda ha realizzato anche una versione destinata ai consumer, Agrumino Orange, che intercetta un segmento target rappresentato da hobbisti appassionati di botanica, interessati ad acquistare strumenti e soluzioni per la cura del proprio orto o giardino. A differenza del Lemon il device è chiuso e già programmato e l’utente, per poterlo utilizzare, dovrà semplicemente inserirlo sul terreno e configurare la rete wi-fi.