Sale cinematografiche aperte: ora tutti al Cinema
È arrivato il giorno tanto atteso: le sale cinematografiche riaprono. Finalmente si può tornare al cinema. L’invito arriva dall’Anec Sardegna, l’associazione che raccoglie tutti gli esercenti cinematografici sardi.
Per gli esercenti dei cinema anche in Sardegna si intravvede la fine del lungo tunnel che ha obbligato alla chiusura per oltre 12 mesi. La chiusura forzata delle attività ha determinato una lunga serie di difficoltà per i gestori delle sale cinematografiche, pesantemente colpiti dal mese di marzo del 2020. In Sardegna le sale stanno lentamente riaprendo non senza difficoltà legate oltre che alla gestione del pubblico, anche alla programmazione cinematografica.
Al momento hanno riaperto:
- Cinema Odissea e il GreenWich di Cagliari;
- Cityplex Moderno di Sassari;
- Cineteatro Oriana Fallaci di Ozieri;
- Cinema Giordo di Tempio Pausania;
- A Santa Teresa il prossimo 12 Giugno riaprirà l’Arena Santa Teresa.
Il 16 giugno riaprirà il Supercinema Carbonia
Entro il mese di giugno riapriranno anche il Cinema Olbia ,il Cinema Ariston di Oristano. Rimandata a Luglio la riapertura dell’Arena La Conchiglia di La Maddalena e dell’Arena Effetto Notte di Palau.
Tornare al cinema sarà come rimettere in moto un veicolo, dando ancora sostegno agli imprenditori del settore.
Nonostante le problematiche e le regole precise alle quali i gestori devono adeguarsi, la riapertura delle sale cinematografiche è il segnale più forte per il ritorno alla normalità dopo la lunga chiusura e la lunga assenza di film e prime visioni da poter apprezzare davanti al grande schermo. È un momento importante per ritrovare il piacere e la completezza che solo il buio di una sala può offrire quando si segue un film.
Sono stati mesi complessi, che hanno visto l’attivazione della cassa integrazione per i dipendenti, e invariato il carico di costi gestionali. Lo scorso mese di marzo, il presidente di Anec Sardegna, Luciano Lombardo aveva inviato una accorata lettera al Presidente della regione Solinas, nella quale chiedeva aiuti concreti per tutta la categoria. Nessun segnale ha rincuorato gli operatori che oggi, basandosi esclusivamente sulle proprie forze, riapriranno le strutture al pubblico. Non sarà così per tutti, alcuni gestori in Sardegna, molto probabilmente non avranno la forza di ripartire, chiudendo definitivamente le porte delle proprie sale. Sarebbe una ulteriore sconfitta per la cultura e per la diffusione di prodotti determinanti per rimettere in moto una catena economica importante.
L’Anec ha circa 3.500 schermi associati in tutte le Regioni d’Italia, che rappresentano tutte le tipologie di esercizio cinematografico, dai multiplex alle monosale, senza dimenticare i circa 500 schermi dei cinema d’essai. Si tratta di un mondo parallelo che in questo momento è costretto a tenere le sale spente, le biglietterie chiuse, le prime visioni ferme.