Così Maria Falcone, sorella del giudice ucciso alla mafia, a margine dell’ostensione del lenzuolo commemorativo raffigurante i due giudici davanti il teatro “Massimo”, a Palermo. L’iniziativa, svolta contemporaneamente in 20 città italiane, è stata scandita dalla Fanfara del 12 Reggimento Carabinieri Sicilia alla presenza delle autorità civili e militari cittadine.
“Questa iniziativa si riallaccia a quello che è lo spirito di ogni anniversario – sottolinea Maria Falcone – ovvero quello di ricordare che la mafia non è vinta e dobbiamo continuare ad andare avanti”.
Dalla piazza, gremita di curiosi e cittadini, si è levato un lungo applauso. Presente, tra gli altri, anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “La città di Palermo si unisce all’Arma dei Carabinieri e alle tante vittime dalle mafia, ma in questo momento si unisce nel ricordo particolare di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che sono punti di riferimento nel cammino di liberazione della nostra terra – sottolinea il primo cittadino -. E lo fa chiamando l’Italia, un’Italia che risponde. In questo momento è stata mostrata una grande opera realizzata nei laboratori di Brancaccio, sia qui a Palermo al teatro Massimo che al Colosseo di Roma.
E’ un’occasione ulteriore per confermare il cammino della nostra città. I giovani sono i principali interlocutori di questa manifestazione, ma anche tutti coloro che attraverseranno questa piazza ed entreranno nel teatro Massimo. E’ un segno di ritorno alla vita nel ricordo di chi la vita l’ha data per consentirci di vivere in una terra liberata dal governo della mafia”.
In rappresentanza dell’Arma presenti il generale Rosario Castello, comandante Legione Carabinieri Sicilia, e il comandante provinciale dei Carabinieri, generale Arturo Guarino.
“Oggi è una bella giornata per noi carabinieri, siamo vicini alla famiglia Falcone – sottolinea il generale Castello -. Con la nostra fanfara abbiamo voluto lasciare questo segno in memoria di Falcone e Borsellino. La memoria è fondamentale, è alla base delle istituzioni. Dobbiamo perpetuare la memoria di tutti i caduti. Abbiamo voluto ricordare questo momento importante per tutti noi con l’Inno alla Gioia e l’Inno d’Italia”. A prendere parte all’evento anche il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani.
(ITALPRESS).