Sud Ovest Sardegna connesso e circolare
La proposta del GAL Sulcis Iglesiente e dell’Unione dei
Comuni del Sulcis per il Just Transition Fund
Il GAL Sulcis Iglesiente e l’Unione dei Comuni del Sulcis hanno presentato la loro proposta da inserire nel Just Transition Fund (JTF), il fondo europeo per la transizione giusta, che ha stanziato oltre 1 miliardo di euro per supportare la transizione verso modelli economici più sostenibili nelle aree del Sulcis Iglesiente (col suo bacino carbonifero) e della provincia di Taranto (con le acciaierie).
Si è appena conclusa la fase di “raccolta dei contributi” con cui l’Assessorato regionale dell’Industria ha ricevuto idee e proposte “da parte del settore privato, pubblico e terzo settore” per la stesura del piano territoriale per la transizione equa del Sulcis Iglesiente. Il GAL e l’Unione dei Comuni hanno presentato una proposta progettuale unitaria – fatta di 5 azioni, suddivise in 28 attività – da inserire nel piano territoriale perché possa essere finanziata con il JTF.
L’azione principale, propedeutica a tutte le altre, è quella della digitalizzazione capillare dell’intero territorio: previsti il potenziamento dell’infrastruttura della rete internet e la creazione di una rete di hub fisici sul territorio per il telelavoro delle micro, piccole e medie imprese, la didattica e la formazione a distanza, la telemedicina e la teleassistenza. Rappresenta l’ordito nel cui passo potrà trovare spazio la trama delle altre azioni: la formazione verde; l’impresa sostenibile; l’economia circolare e le filiere produttive locali sostenibili nei settori agroalimentare, edile e turistico; le comunità energetiche e la mobilità sostenibile.
«Il progetto elaborato in sinergia con l’Unione dei Comuni – racconta Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL – vuole porre le condizioni perché le famiglie e i giovani possano vivere in un territorio accogliente, gli anziani possano beneficiare dei servizi di cui necessitano senza spostarsi dalla propria residenza, i lavoratori e le imprese non siano costretti a emigrare. Un capitale umano e sociale che potrà essere parte attiva del processo di transizione equa del Sulcis Iglesiente, con una forte attenzione alla sostenibilità in tutte le sue dimensioni e con un approccio orientato allo sviluppo locale sostenibile e alla partecipazione diretta del territorio nelle scelte e nelle decisioni che lo riguardano».
La proposta progettuale, denominata “Sud Ovest Sardegna connesso e circolare”, abbraccia il territorio dei comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e delle regioni storiche del Sulcis e dell’Iglesiente.
«Grazie alla preziosa collaborazione col GAL – aggiunge Andrea Pisanu, presidente dell’Unione dei Comuni – abbiamo presentato un progetto innovativo e per certi versi pionieristico che se finanziato permetterebbe al territorio di guardare con più consapevolezza sé stesso e le proprie risorse e con ottimismo il proprio futuro».
Negli anni il GAL e l’Unione dei Comuni hanno lavorato intensamente per cambiare il modello di sviluppo del Sulcis Iglesiente. Da una visione strategica comune del futuro è nata una proposta congiunta per la transizione giusta: un progetto strategico con i piedi ben saldi nel territorio e lo sguardo rivolto al futuro.
«Speriamo in un piano territoriale per il Sulcis Iglesiente – conclude Nicoletta Piras, direttrice del GAL – che nasca dal basso, con una governance chiara, definita e condivisa tra la Regione e il territorio, per costruire insieme un futuro sostenibile ed equo, contribuendo ad abbattere il divario tra le aree geografiche, tra le fasce sociali e quello di genere, contrastando lo spopolamento e riducendo le emissioni inquinanti».