Il punto vaccinale individuato a Macomer è il Palazzetto dello Sport, in cui sono stati inoculati intorno ai 600 vaccini, così suddivisi: 300 per i pazienti fragili e altrettanti per cittadini compresi nel “range” 60-69 anni presenti negli elenchi del Portale Sardegna Salute e residenti neri Comuni del Distretto Socio Sanitario di Macomer. Riservate invece altre 50 dosi di “Moderna” ad altrettanti pazienti fragili allettati, indicati dal proprio Medico di Medicina Generale.
Il cronoprogramma.
Il V-Day di Macomer si è svolto secondo un crono-programma studiato nel dettaglio:
Dalle 9.00 alle 11.00
1. cittadini ad elevata fragilità registrati nel Portale Sardegna Salute, residenti nei Comuni del Distretto;
2. cittadini riservisti ad elevata fragilità che non è stato possibile vaccinare nella giornata dell’8 maggio
Dalle ore 11.15 potevano ricevere le eventuali dosi rimanenti di vaccino cittadini nati dal 1942 al 2004, ad elevata fragilità. Costoro devono essersi registrati nel Portale Sardegna Salute. Devono essere altresì residenti nei Comuni del Distretto, in possesso di un codice di esenzione per patologia tra quelli indicati in elenco, i disabili gravi, i diabetici, previa valutazione dell’equipe medica, secondo l’ordine di arrivo al Palazzetto dello Sport.
Dalle ore 15.00 alle ore 18.30
1. cittadini compresi nella fascia di età 60-69 anni
Dalle ore 18.40 hanno ricevuto le eventuali dosi rimanenti di vaccino gli aventi diritto secondo l’ordine di arrivo al Palazzetto dello Sport.
Le parole del Commissario Straordinario Gesuina Cherchi.
«Esser riusciti ad organizzare una giornata dedicata al Distretto di Macomer – spiega Gesuina Cherchi – è già un grande successo, che premia il grande lavoro di squadra, che ha visto coinvolti la Direzione del Distretto Socio Sanitario di Macomer, nella persona della Dottoressa Maria Giovanna Porcu e del dirigente medico del Distretto, Dottor Antonello Sechi, l’equipe vaccinale formata da medici su base volontaria, supportati dall’equipe infermieristica e amministrativa del Distretto, ma anche dell’amministrazione comunale di Macomer. Uniti per raggiungere un unico e importante risultato: ripartire in sicurezza, dando la possibilità alla popolazione di ripartire anche con il lavoro».