Arie d’opera per celebrare la “ripartenza” dell’intensa attività culturale – tra concerti e recitals, progetti didattici e corsi di alta specializzazione – dell’Accademia Musicale Bernardo De Muro con la direzione artistica del maestro Fabrizio Ruggero: DOMANI (venerdì 18 giugno) alle 19 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania andrà in scena il Concerto Finale degli allievi della Masterclass tenuta da Ernesto Palacio, sovrintendente e direttore artistico del Rossini Opera Festival.
Un evento di forte valore simbolico non solo per l’alto livello artistico e professionale dei protagonisti, ma anche perché si inserisce nel più vasto e importante progetto di un “gemellaggio” tra Pesaro, Città Creativa Unesco della musica, sede dell’Accademia Rossiniana, della Fondazione Rossiniana e del Rossini Opera Festival e Tempio Pausania che ha dato i natali al tenore rossiniano Giovanni Manurita, al musicologo Gavino Gabriel e al tenore Bernardo De Muro, cui è intitolata l’Accademia Musicale cittadina e patria d’adozione del grande cantautore genovese Fabrizio De André.
LA SINERGIA TRA TEMPIO E PESARO: NEL SEGNO DELLA MUSIC “ECONOMY”
Si è svolto nei giorni scorsi nell’Isola l’incontro tra i rappresentanti delle due città, con la firma della “lettera d’intenti” che sancisce la collaborazione tra Pesaro e Tempio Pausania all’insegna della “music economy”, per una valorizzazione del patrimonio culturale e artistico in chiave turistica, promuovendo l’immagine dei due centri anche attraverso un ricco carnet di eventi “mirati” e feconde sinergie e interazioni tra la Sardegna e le Marche.
«Questo gradito incontro con i rappresentanti della città di Pesaro è un momento molto importante per la nostra amministrazione – ha dichiarato il sindaco di Tempio Gianni Addis – ed è il primo passo verso la formalizzazione di una collaborazione, nata già da alcuni mesi, che ha come filo conduttore la musica, intesa come linguaggio universalmente riconosciuto ed apprezzato, e la sperimentazione di forme di valorizzazione integrata negli ambiti della cultura e del turismo. Sono certo che la nostra città, guardando a modelli ed esperienze come quella di Pesaro, potrà trarne grandi benefici, soprattutto nella prospettiva di valorizzazione delle nostre risorse culturali».
Il vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini, assessore alla Bellezza e presidente del ROF, ha descritto l’esperienza di Pesaro dove la musica «innerva le economie, i processi sociali, gli stessi elementi creativi, ma è soprattutto un grande strumento per creare legami tra città e comunità». E ha aggiunto: «Noi crediamo che i legami tra le città siano senz’altro una delle migliori strategie per uscire dalla crisi che abbiamo tutti vissuto, sia per il generale desiderio di ripartire e rimettere in moto la creatività, sia la necessità di allinearsi ad una strategia nazionale, e più in generale europea, o ancor meglio, porsi un passo avanti cogliendo le opportunità che ci vengono offerte, come ad esempio nel settore di Europa Creativa per il quale il Parlamento Europeo ha messo a disposizione 2,8 miliardi di euro. Proprio per questo è importante fare massa critica, creare reti sia tra le città italiane che con città europee, coinvolgere accademie, scuole, licei musicali e artistici».
IL CONCERTO
Il sipario del Teatro del Carmine di Tempio Pausania si (ri)aprirà DOMANI (venerdì 18 giugno) alle 19 sulle note di Gioachino Rossini e Vincenzo Bellini, Domenico Cimarosa e Wolfgang Amadeus Mozart per una preziosa antologia di celeberrime arie tratte da immortali capolavori – dalla rossiniana “Semiramide” a “La sonnambula” di Bellini, dalle trame amorose de “Il matrimonio segreto” di Cimarosa al pathos della mozartiana “La clemenza di Tito”. Ma è soprattutto la musica di Gioachino Rossini a trionfare, tra pagine conosciutissime o più rare, da “L’italiana in Algeri” e “La donna del lago”, L’occasione fa il ladro”, “La scala di seta” e “Il signor Bruschino”, nell’interpretazione dei giovani e già affermati cantanti accompagnati al pianoforte da Marco Schirru.
Sotto i riflettori un cast internazionale, formato dagli allievi provenienti da varie regioni dell’Europa e del mondo, partecipanti alla Masterclass del tenore peruviano Ernesto Palacio, grande interprete rossiniano, poi maestro e manager di vari artisti fra cui il tenore Juan Diego Flórez, e ora alla guida del Rossini Opera Festival, in programma al Teatro del Carmine di Tempio Pausania dal 14 al 18 giugno (nell’ambito del Progetto POR-FESR SARDEGNA 2014-2020 CultureLab: “Bernardo de Muro, la voce di Gallura. Tenore Sardo nel Mondo. L’uomo, l’artista, il didatta” a cura dell’ Accademia Musicale Bernardo De Muro, finanziato dall’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna).
Artisti nati in diversi continenti, originari della Cina e del Giappone, del Canada, della Georgia, della Polonia e dell’Italia – a testimonianza del valore universale della musica e del fascino intramontabile del melodramma – si sono dati appuntamento nella “città di pietra” per il corso di alto perfezionamento – con una sezione dedicata allo studio tecnico ed interpretativo dei ruoli dell’opera “Cenerentola” di Gioachino Rossini.
Magie d’opera a Tempio Pausania – che (ri)diventa capitale della musica, capace di spaziare dai virtuosismi del belcanto alla tradizione dei “Canti di Gallura”, fino alle indimenticabili melodie e le poetiche ballads di Fabrizio De André. Il basso Gianluca Lentini canta la nostalgia e il risvegliarsi dei ricordi del conte Rodolfo – “Vi ravviso luoghi ameni” – nel primo atto della “Sonnambula” di Bellini mentre il soprano canadese Claire Coolen interpreta la splendida aria di Amina (nel II atto) “Ah, non credea mirarti”, in cui la giovane nel suo mondo di sogno evoca l’amor perduto.
Il mezzosoprano Junhua Hao (Cina) dà voce ai sentimenti di Arsace per Azema – “Ah, quel giorno ognor rammento” – in “Semiramide”, mentre l’ardente attesa della regina assira rivive nell’interpretazione del soprano Aleksandra Szmyd (Polonia) nell’aria “Bel raggio lusinghier”. I propositi di fuga di Paolino in “Pria che spunti in ciel l’aurora” da “Il matrimonio segreto” con il tenore Antonino Spataro, e una silloge rossiniana: da “Ho un gran peso sulla testa” con il baritono Valerio Pagano nel ruolo di Taddeo, spasimante di Isabella ne “L’italiana in Algeri”; a “Mura felici – Elena! O tu che chiamo” con il mezzosoprano Shoko Sogo, dove Malcolm si strugge per la separazione dall’amata, l’affascinante eroina de “La donna del lago”.
E ancora dalla burletta in musica “L’occasione fa il ladro”, l’aria di Alberto “D’ogni più sacro impegno” con il tenore Marco Puggioni; i dubbi e i turbamenti di Giulia prima dell’incontro segreto – “Il mio ben sospiro e chiamo” – ne “La scala di seta” con il soprano Ilaria Ospici e la cavatina “filosofica” di Gaudenzio – “Nel teatro del gran mondo”, dalla farsa giocosa de “Il signor Bruschino” nell’interpretazione del baritono Carlo Sgura.
Tra atmosfere da congiura il mezzosoprano georgiano Tamar Ugrekhelidze canta l’aria di Sesto, “Parto, parto ma tu ben mio“ da “La clemenza di Tito” di Wolfgang Amadeus Mozart, poi finale rossiniano con la passione di “Semiramide”.
L’Accademia Musicale Bernardo De Muro fondata dal pianista e direttore d’orchestra Fabrizio Ruggero – che nel 2020 ha compiuto dieci anni – riparte nel segno del melodramma e dell’arte di Gioachino Rossini: « è stato un decennio davvero intenso – sottolinea Sara Russo – sia sul fronte della didattica che dell’organizzazione di eventi, rassegne e festival per la promozione e diffusione della cultura musicale in Gallura. Siamo felici di riprendere – dopo la riapertura dei teatri- con un evento che riflette la nuova sinergia tra Tempio Pausania e la Pesaro, con le prospettive future e le potenzialità della nascente “music economy”. Non ci siamo mai fermati, in questi mesi abbiamo continuato a lavorare per costruire la programmazione per l’estate e non vediamo l’ora di poter rincontrare il nostro pubblico».