Cala il sipario sulla terza edizione di Marina Estate, il festival teatrale per adulti e bambini organizzato da Theandric Teatro Nonviolento negli spazi del Teatro Sant’Eulalia di Cagliari, con la direzione artistica di Maria Virginia Siriu.
L’unico appuntamento di domani (martedì 29 giugno) sarà dedicato al pubblico dei più piccoli e vedrà alle 17.30 la compagnia Mutamento Zona Castalia sul palco con “Francesco, il lupo e il principe Siddhartha”, spettacolo che vede in scena l’attrice Amandine Delclos con la drammaturgia di Giordano V. Amato, la musica dal vivo di Claudio Micalizzi e i costumi di Roberta Vacchetta. Lo spettacolo racconta principalmente due storie: la prima è quella del Principe Siddhartha, futuro Buddha, chiuso nel castello del Re suo padre, che ordina di mostrargli solo bellezza, persone giovani e sane, una realtà ideale e fittizia nella quale non esistono sofferenza, decadenza e morte; la seconda storia è quella di Francesco, giovane ricco e dotato che va incontro al pericoloso lupo che terrorizza Gubbio, divorando chiunque incontri. Personaggio centrale e alter ego del narratore è il piccolo Dasa, un bambino umbro che sogna o ricorda una vita precedente, forse tibetana. La drammaturgia originale, attraverso Dasa fa incontrare le due storie, nella convinzione che quella di Siddhartha, ancora poco nota, e quella di Francesco e il lupo, della quale ogni bambino ha certamente sentito parlare, corrano lungo linee convergenti che finiscono per confluire nei temi che ci interessano. Tutto si svolge in un ambito laico e non religioso, ma sicuramente con un interesse spiccato verso la spiritualità. Il punto centrale di entrambe le storie risiede nel concetto di rinuncia, un tema poco analizzato fino a qualche mese fa, ma tornato attuale a seguito della recente data pandemia.
Mercoledì 30 giugno si chiude con due spettacoli: alle 17.30 si replica con l’opera proposta il giorno precedente dalla compagnia Mutamento Zona Castalia e alle 21 chiusura della rassegna in grande stile con “Tutto tranne Gramsci” di Anfiteatro Sud (liberamente ispirato a “Le donne di casa Gramsci” di Mimma Paulesu Quercioli), scritto e diretto da Susanna Mameli, con la partecipazione dell’attrice Marta Proietti Orzella e in video di Renata Manca. In scena c’è Teresina, la più piccola delle sorelle Gramsci, quella con cui Antonio ha condiviso molti momenti della sua infanzia. È lei che si fa narratrice della storia di lei bambina e della sua famiglia, ancora ancora all’oscuro dello strano destino che incombe su tutti loro. È un omaggio alla figura della madre di Antonio Gramsci – una sorta di “madre courage” a tutti gli effetti – che di fronte alle più grandi avversità si rimbocca le maniche e lavora, s’impegna caparbiamente, fino in fondo. È anche il racconto di un Antonio meno conosciuto. L’occasione di interrogarsi su quanto la vita di un uomo sia legata alla vita degli altri, tanto da esserne il riflesso, l’estensione, il proseguimento nei gesti, negli ideali e nelle aspettative. Teresina regala agli spettatori un Antonio bambino, che fragile e determinato coglie le sfide che il destino gli presenta, senza esitazioni. E le donne di casa lo sostengono e lo amano fino al termine dei suoi giorni.
Marina Estate è organizzata dalla compagnia Theandric Teatro Nonviolento con il contributo e sostegno del MiC Ministero della Cultura e dell’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna.
INFO BIGLIETTI – Il biglietto per gli spettacoli delle 17.30 costa 5 euro e l’abbonamento per tutti e 9 gli spettacoli costa 27 euro. I tagliandi per gli spettacoli delle 21 costano, invece, 8 euro, mentre l’abbonamento per tutti e 9 gli appuntamenti ha un costo di 45 euro. I biglietti si possono acquistare direttamente presso il teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 17. La prenotazione è obbligatoria da effetturasi via sms o WhatsApp al numero 380 1759253.
IL TEATRO – Il Teatro Sant’Eulalia è situato presso la chiesa di Sant’Eulalia, nel quartiere Marina a Cagliari. Il luogo di culto venne edificato nel XIV sec. dai Catalani, nel punto in cui si trovavano la torre pisana di Lapola (antico nome del quartiere Marina) e la chiesetta di S.Maria del Porto. Si tratta di una delle più antiche chiese del quartiere, costruita in stile gotico-catalano, e intitolata alla patrona di Barcellona dai Catalani che avevano appena conquistato la città. Venne modificata diverse volte fino alla costruzione dell’attuale facciata, risalente al XX secolo; all’interno presenta una navata unica con volta a stella. Nel 1990, durante il restauro della sagrestia, venne scoperto un pozzo profondo 16 metri e colmo di detriti. Vennero quindi eseguiti degli scavi che portarono alla luce una porzione della città antica, tra cui una strada lastricata di epoca romana alla quale si sovrappose un’altra strada di epoca medievale. Sono stati portati alla luce anche i resti di un tempietto, un colonnato e vari ambienti sempre di epoca romana, successivamente riadattati nel periodo medievale. Alla chiesa è annesso il Museo del Tesoro di S. Eulalia, dove vengono custoditi paramenti e opere sacre di artigiani sardi dal XVI al XIX secolo, e il Teatro Sant’Eulalia.
LA COMPAGNIA – Theandric Teatro Nonviolento nasce nel 2001 dall’incontro tra l’attore e regista Gary Brackett e l’attrice, regista e studiosa di filosofia Maria Virginia Siriu. L’esperienza intorno alla quale si concretizza il progetto teatrale è la ricerca condotta dai fondatori sul rinnovamento dei linguaggi artistici in relazione al ruolo sociale del teatro come veicolo capace di canalizzare e divulgare una riflessione critica sull’uomo contemporaneo. L’associazione culturale Theandric svolge fin dalla sua fondazione un’attività di ricerca nell’ambito del teatro “politico”, inteso come teatro totale, un teatro che non ammette frattura tra spazio scenico e sociale ma intende riflettere insieme allo spettatore sui temi più urgenti del vivere contemporaneo e cercare insieme ad esso uno stimolo all’azione che necessariamente non si svolgerà nel momento in cui si vive il rito scenico, ma nella vita quotidiana. Questa ricerca si è focalizzata ben presto sulla nonviolenza come alternativa per la soluzione del conflitto a livello personale, sociale e politico. La nonviolenza è diventata una scelta di vita e il centro del lavoro teatrale, che persegue la sua diffusione e divulgazione attraverso due momenti: gli spettacoli e le manifestazioni culturali e i laboratori nei quali si lavora allo sviluppo della personalità nonviolenta attraverso le tecniche teatrali.
LA DIREZIONE ARTISTICA – Maria Virginia Siriu: laureata in Filosofia all’Università degli studi di Cagliari, debutta come attrice nello spettacolo Don Cristobal e Donna Rosita tratto da Federico Garcia Lorca per la regia di Guglielmo Ferraiola. Dal 1997 al 2000 approfondisce la formazione teatrale studiando con diversi membri del C.I.C.T. di Parigi diretto da Peter Brook: Bruce Myers, Yoshi Oida, Alain Maratrat, Tapa Sudana, Karunakaran Nair, Miriam Goldschmidt e Sotigui Koiuaté. Nel 1997 frequenta un laboratorio del Living Theatre in cui conosce Judith Malina con cui collaborerà come direttrice di scena e assistente di regia fino al 2003 presso il Living Europa. Con la storica compagnia fondata da Beck e Malina parteciperà alla nuova produzione Resistenza Adesso e in workshop e riprese dedicate a produzioni classiche della compagnia come Mysteryes and the Small Pieces e Utopia. Dal 2003 cura le regie della compagnia Theandric, realizzando spettacoli che hanno spesso debuttato nei festival internazionali, su cui spicca il Fringe Festival di Edimburgo.