L’UGL Calabria, in sintonia con la Confederazione Nazionale, ha inviato al Presidente della Regione, Antonino Spirlì, la richiesta di un urgente incontro per definire una strategia condivisa per la sicurezza sul lavoro.
“Non è possibile – afferma il Segretario UGL Calabria, Ornella Cuzzupi – assistere passivamente a questa sorta di strage silenziosa che dimostra come la sicurezza sul lavoro sia ancora un qualcosa di formale e non di sostanziale nel mondo produttivo. Un dato, quest’ultimo, da modificare con urgenza attraverso azioni mirate e precise nelle quali le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni Datoriali e il mondo politico locale e nazionale devono essere elementi determinanti”.
L’UGL su tale questione è da sempre particolarmente attenta e ha sempre spinto affinché siano assunte le necessarie iniziative.
Nel corso del primo quadrimestre 2021, in Calabria, si è registrata una crescita degli infortuni sul lavoro di oltre il 12%. Un dato che dimostra in maniera inequivocabile come la mancanza d’interventi atti a limitare il fenomeno porta ad una diminuzione della soglia di attenzione. Questo vale per le aziende ma anche per gli enti delegati alla prevenzione che mostrano lacune di personale enormi. Il tutto senza dimenticare la necessità di formare un’educazione alla sicurezza che troppe volte latita.
“Non nascondiamo la realtà – afferma ancora il Segretario UGL Calabria – spesso il tema è affrontato con una certa superficialità e riportato alla luce solo per drammatiche evenienze. Una cosa inammissibile e sulla quale occorre intervenire. Da qui la nostra lettera ai Presidenti delle Regioni, da qui le nostre proposte che vanno dall’assunzione di personale per i controlli alla definizione di adeguati e costruttivi corsi di formazione sulla prevenzione; dall’attivazione dei Comitati di Coordinamento regionale sino ad un monitoraggio sull’applicazione del Testo Unico sulla Sicurezza; dalla collaborazione organica di tutti gli Enti interessati sino ad una appropriata azione nelle scuole per la formazione di una cultura del lavoro basata sulla sicurezza. Senza queste cose, ci troveremo ancora a piangere su tragedie evitabili e quindi, se possibile, ancora più dolorose. Da parte nostra aspettiamo di essere convocati per presentare le proposte e dare seguito concreto alle parole!”