Digital storytelling nel marketing culturale e turistico
Elisa Bonacini in “Digital storytelling nel marketing culturale e turistico” (Dario Flaccovio Editore), collana Web Book, ci racconta come il Digital Storytelling sia un’attitudine umana, una tecnica e un’arte che, supportate dalla conoscenza e dalle tecnologie digitali, danno vita a svariate e molteplici forme di comunicazione, di racconto.In “Digital Storytelling nel marketing culturale e turistico” si analizza come lo storytelling, e in particolare quello che oggi sfrutta le tecnologie digitali, si possa applicare al mondo della cultura e del turismo, il cui linguaggio si sta facendo sempre più convergente. L’oggetto di questo storytelling è assolutamente specifico rispetto ad altri, poiché riguarda in entrambi il racconto della bellezza, materiale e immateriale, che ci circonda nel contesto di una comunicazione culturale ad ampio spettro.
Lo storytelling culturale lo fa per una sua propria mission, che è quella, prima di tutto, educativa e formativa; lo storytelling turistico lo fa per vendere un prodotto turistico, che sia un territorio, un itinerario, un monumento, un albergo. Le due finalità potranno sembrare profondamente distanti fra loro, ma lo storytelling culturale sta “deviando” verso una seconda finalità, convergendo con lo storytelling turistico: in questo caso, “vendere” un prodotto: la cultura.
L’esperienza culturale-turistica deve cioè attivare quella che gli economisti della cultura definiscono willingness to pay, ovvero la disponibilità a pagare per qualcosa, in questo caso per “consumare cultura”.
Cosa attrae un turista in un luogo? Soprattutto le bellezze (paesaggistiche, archeologiche, architettoniche, storico-artistiche che siano), le tradizioni (l’ampio range di patrimonio immateriale che va dal folklore alle tradizioni popolari fino all’enogastronomia) e le esperienze, pratiche, avvolgenti, trascinanti. Ovvero tutte quelle espressioni, tangibili e intangibili, in cui si manifesta la cultura di un luogo, quella di chi lo vive adesso o di chi lo ha vissuto in passato, che è sintetizzato in una singola parola inglese: heritage.
Scopo dello storytelling digitale nel marketing culturale e turistico è, in ambedue i casi, produrre delle narrazioni efficaci, che lascino qualcosa – una emozione, un messaggio o una conoscenza – dentro chi ne ha fruito, fino persino a comportarne una “trasformazione”. Sia per rispettare la propria mission (nel caso delle istituzioni culturali) sia perché un turista che pubblica i suoi selfie e poi torna a casa, soddisfatto della propria esperienza, delle emozioni e sensazioni vissute, diventa un ottimo strumento di passaparola, sia digitale (per esempio sui social) che tradizionale (nella propria cerchia di amici e conoscenti).
Lo storytelling è ormai considerato lo strumento migliore di valorizzazione del nostro patrimonio, comunque esso sia declinato, l’unico in grado di ricontestualizzare, riconnettere, includere, tessere le fila di una identità e di immaginari, socialmente e simbolicamente condivisi, stratificatisi nel tempo e disseminatasi sul territorio; e, in un’ottica di progettazione a medio e lungo termine, è l’unico strumento capace di ricalibrare e riprogettare percorsi e itinerari sul territorio.
In “Digital storytelling nel marketing culturale e turistico” il lettore ha modo di comprendere cosa sia e in quali forme si manifesti oggi lo storytelling con le nuove tecnologie, e quale linguaggio specifico sia necessario utilizzare per uno storytelling digitale che vuole essere strumento di marketing, sia per la cultura che per il turismo.
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L’autrice
Elisa Bonacini è un’archeologa, specializzata nella comunicazione culturale con le nuove tecnologie e i social media, argomento sul quale ha pubblicato numerosi libri e articoli scientifici. È la coordinatrice regionale per la Sicilia del progetto nazionale Invasioni Digitali e del progetto #iziTRAVELSicilia, divenuto una best practice partecipativa, realizzato sulla piattaforma globale izi.TRAVEL, su cui coordina la pubblicazione di centinaia di audioguide multimediali, grazie al coinvolgimento di istituzioni e comunità locali.
di Elisa Bonacini
304 pagine
28 euro
(collana Web Book)
(Dario Flaccovio Editore)
uscita 17 giugno 2021