“L’annuncio odierno di Arvedi di voler effettuare investimenti aggiuntivi rispetto quelli già previsti dal piano di riconversione confermano il valore dell’accordo siglato il 20 gennaio scorso con la piena salvaguardia occupazionale ed ulteriore sviluppo industriale del sito di Trieste”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm per il settore siderurgico, e Antonio Rodà, Segretario Uilm Trieste-Gorizia, a margine dell’incontro tenutosi oggi a Triste tra rappresentanti del gruppo Arvedi ed i sindacati territoriali.
“Quando raggiungemmo l’intesa per la riconversione dell’ex Ferriera di Servola – sottolineano Gambardella e Rodà – le organizzazioni sindacali firmatarie furono attaccate fortemente da più fronti mettendo in dubbio la sostenibilità dell’accordo e l’effettiva realizzazione dei 200 milioni di euro investimenti previsti”
” La Uilm, insieme a Fim Failms e USB, ha sostenuto un’aspra campagna referendaria contro tutto e tutti, per il bene della città e dei lavoratori, ma il tempo ha dato ragione alle sigle sindacali firmatarie – proseguono – Se i tempi di consegna degli impianti verranno rispettati, nell’autunno del prossimo anno, tutti i lavoratori rientreranno in fabbrica e ci sarà bisogno di nuove assunzioni”.
“Senza quell’accordo non sarebbe stato possibile acquisire oggi la realizzazione di una ulteriore linea di zincatura, oltre a quella già prevista dal piano industriale di Arvedi con la linea di verniciatura, lo sviluppo della logistica ed accendere l’attenzione di altri gruppi siderurgici internazionali sull’area triestina per realizzazione di altri impianti industriali, come abbiamo appreso di recente dai media” aggiungono.
“Attendiamo a breve una convocazione da parte del MiSE per effettuare un incontro di monitoraggio sulla realizzazione del piano industriale – concludono – in un momento complicato per la siderurgia italiana per le note vicende, la notizia di questi ulteriori investimenti rappresentano sicuramente un segnale positivo per il futuro del settore” concludono.