Il punto di Roberto Napoletano: l’alba di una nuova era. I green bond l’ àncora di salvataggio.
Oltre il G7. Quest’anno di presidenza italiana del G20 è l’occasione giusta perché il multilateralismo ritrovi la sua governance.
Prende corpo un grande accordo globale per la tutela dell’ambiente che prevede un ruolo più rilevante del Wto e una serie di interventi che variano dall’economia reale alla sanità fino al fisco e alla finanza che cumulati possono determinare un nuovo corso globale e una nuova governance di un mondo reso così più sostenibile, aperto, e impegnato a misurarsi in modo effettivo con le sue fragilità. La prima delle quali è proprio quella ambientale
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia
Europeismo, atlantismo, multilateralismo. Ruota intorno a queste tre parole che assomigliano a uno scioglilingua la grande partita del post pandemia che dovrebbe portare il mondo a dotarsi finalmente di una nuova Bretton Woods.
Che ci sia urgente bisogno di una governance globale all’altezza dopo il nuovo ’29 mondiale è cosa chiara a tutti. Che ruoti intorno al triangolo Stati Uniti-Europa-Asia dove alleanze politiche e interessi economici si mescolano a volte confusamente, è pacifico. Così come è altrettanto pacifica l’esigenza di cominciarsi a porre seriamente il problema della stabilizzazione mediorientale e libica e di dare risposte concrete a Africa e India.