Il punto di Roberto Napoletano
Li chiamano tecnici ma salvano l’Italia
Mario Draghi, il ritorno del Cavaliere bianco/La carta estrema calata da Mattarella
Agli occhi dei cantori del nulla italiano che vivono nel loro piccolo mondo autoreferenziale dell’irrealtà, figure come Einaudi, Carli, Ciampi, Draghi non hanno la “sensibilità” della politica che coincide con l’unico copione che conoscono, quello del retrobottega. Questi uomini loro li chiamano sbrigativamente “tecnici” senza capire che appartengono invece alla Politica con la P maiuscola, nata e cresciuta nella scuola dell’interesse generale della Banca d’Italia. Nel caso di Draghi, poi, la scuola dell’interesse generale è diventata addirittura europea, dove l’autonomia coraggiosa della funzione monetaria, la americanizzazione della Banca centrale europea e le ragioni più nobili della politica si sono saldate in una sola persona
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Itala
Mario Draghi ha una qualità che viene prima di tutte. Guarda al sodo. Che vuol dire la sostanza delle cose sfrondata dai dettagli. Non usa mai frasi ampollose o termini che non si capiscono. Se lo senti, sai cosa pensa. Ha l’ammirazione dei professori e dei premi Nobel ma è diverso da loro perché a lui quella stessa formazione culturale che molto spesso è analisi empirica serve per fare le cose, non per guardarsi l’ombelico e dirsi “quanto sono bello”. lui serve per decidere. A volte sbaglia, solo chi non fa non sbaglia, molto più spesso la indovina, ma il metodo è sempre lo stesso. Quello della competenza tecnica utilizzata per decidere, non fine a sé stessa. Gli italiani stanno cominciando a conoscerlo e fa un certo effetto sentire Mario Draghi parlare di euro e di dollaro. Ti restano dentro delle cose che ti permettono di dire: “Ho capito.” Qui in Europa c’è un’Unione bancaria a metà, non c’è il mercato dei capitali, non c’è l’Unione fiscale, sia- mo ancora dei piccoli stati che stanno insieme senza un ministro del tesoro europeo. Lì in America c’è il Tesoro di tutti e tutti se ne avvantaggiano perché quando c’è un afflusso di capitali vanno tutti sul bond americano che vale per i californiani come per i newyorkesi.
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