Ricordiamo brevemente la vicenda: il 7 febbraio 2020, mentre rientrava in Egitto per salutare i propri congiunti, in seguito all’arrivo, all’ aeroporto della capitale venne bloccato dagli agenti dei servizi segreti. Secondo le accuse rivoltegli lo studente sarebbe colpevole di “propaganda sovversiva” nei confronti del governo egiziano e con tali capi d’imputazione continua a rimanere segregato.
Zaki è un giovane attivista dei Diritti Umani e, secondo quanto affermato dal suo avvocato sta subendo forme di maltrattamento durante la detenzione.
Il CNDDU si propone di alimentare un’onda virtuale ed emozionale a favore del giovane intessuta di commenti, considerazioni e immagini da condividere con il maggior numero di persone possibili, generando un atto di impegno civile onde camminare insieme idealmente tutti uniti verso un unico obiettivo: puntellare l’appello per la libertà immediata di Zaki.
Oggi le rivoluzioni possono essere innescarsi anche per il contributo del singolo o di un gruppo che successivamente viene appoggiato da tante altre persone. Campagne elettorali, mozioni, abrogazioni di leggi trovano risonanza attraverso i social media; per tale ragione auspichiamo che in tanti aderiscano al nostro invito condividendo l’immagine di Zaki e postando l’appello in funzione della sua scarcerazione.