Sotto i riflettori l’attore e cantante Maurizio Rippa e il chitarrista e compositore Mark Lettieri (dei celeberrimi Snarky Puppy), il giornalista e storyteller Federico Buffa, i danzatori di Zerogrammi e l’attore e regista Andrea Tedde. Una programmazione variegata pensata per un pubblico appassionato e curioso, amante della prosa e del jazz, interessato alla nuova drammaturgia e alla danza contemporanea, ma anche capace di apprezzare il fascino e le suggestioni di una moderna epopea sportiva.
Ouverture con brio – sabato 10 luglio alle 21 all’Arena Mirastelle – con la prima nazionale di
“Che lo spettacolo abbia inizio”, scritto, diretto e interpretato da Andrea Tedde, in scena con
Francesco Peddoni (produzione Batanea Teatro). Una pièce originale ispirata all’epoca presente, con uno sguardo al passato: letteratura e musica s’intrecciano ai «pensieri quotidiani di questo particolare periodo», per una sorta di diario dei giorni del lockdown e del tempo “sospeso” della pandemia. Le Novelle del “Decameron” di Giovanni Boccaccio – grazie alle quali sette giovani e tre fanciulle avrebbero allietato le dieci giornate trascorse fuori dalla città di Firenze per sfuggire alla peste – fanno pendant con le storie di oggi tra “distanziamento sociale”, incertezza e paura, in un gioco di rimandi che privilegia la chiave della leggerezza e dell’ironia.
S’intitola “Elegìa delle cose perdute” lo spettacolo liberamente ispirato a “Os Pobres” (I Poveri) di Raul Brandao, con soggetto, regia e coreografia di Stefano Mazzotta (produzione Zerogrammi) – in scena nel sito archeologico di Monte Sirai giovedì 15 luglio alle 19 – tra atmosfere surreali e poetiche visioni. Un evocativo racconto per quadri danzato da Alessio Rundeddu, Amina Amici, Damien Camunez, Gabriel Beddoes, Manuel Martin, Miriam Cinieri e Riccardo Micheletti.
Una creazione corale, realizzata per e insieme con gli stessi interpreti, per una riflessione sul tema «dell’esilio, della nostalgia, della tedesca Sehnsucht, della memoria come materia che determina la traccia delle nostre radici e identità». Una “parata” dal sapore quasi circense, in cui i personaggi si rivelano, tra il ricordo del tempo passato e il rimpianto per i sogni perduti. Una coinvolgente notte di note – sabato 17 luglio alle 21 all’Arena Mirastelle –con il concerto del Mark Lettieri Quartet capeggiato dal chitarrista e compositore americano, stella del jazz internazionale e vincitore di tre Grammy Awards con gli Snarky Puppy.
Sul palco accanto all’eclettico musicista l’affiatato ensemble formato da Daniel Porter alle tastiere, Wes Stephenson al basso e Jason Thomas alla batteria, per un intrigante percorso sonoro sulle tracce di “Things of That Nature”, il nuovo album di Lettieri che ha scalato le classifiche ottenendo il primo posto su iTunes Jazz. Mark Lettieri ha all’attivo un’intensa carriera da solista oltre alle tournées e ai dischi con gli Snarky Puppy, con importanti collaborazioni con artisti come David Crosby, Erykah Badu, Kirk Franklin, 50 Cent, Eminem, Snoop Dogg, Lalah Hathaway, Phillip Phillips e Pat Boone.
Riflettori puntati – martedì 3 agosto alle 21 all’Arena Mirastelle – su Federico Buffa, protagonista con “Italia Mundial” sulle note del pianoforte di Alessandro Nidi con la regia di Marco Caronna (produzione IMARTS), per una avvincente narrazione della vittoria dell’Italia ai Mondiali di Spagna nel 1982. Il giornalista e telecronista sportivo, un “formidabile storyteller” per dirla con Aldo Grasso, rievoca le atmosfere di un’epoca e i momenti cruciali di una partita indimenticabile, tra i goals di Paolo Rossi e le parate di Dino Zoff, il carisma dell’allenatore Enzo Bearzot ma anche la partecipazione e l’entusiasmo dei tifosi, perfino «le braccia al cielo del presidente della Repubblica Sandro Pertini». Federico Buffa racconta il trionfo della nazionale italiana, un evento che trascende i confini dello sport per entrare nell’immaginario, come una vera epopea moderna.
Finale in poesia – mercoledì 11 agosto alle 21 all’Arena Mirastelle di Carbonia – con “Piccoli
Funerali” di e con Maurizio Rippa, accompagnato alla chitarra da Amedeo Monda (produzione 369gradi): uno spettacolo insolito e toccante, in cui l’attore e cantante fonde il suo amore per il teatro con il dolore della perdita. Una partitura fatta di parole e note sul significato dell’addio e sul valore dei ricordi, con una galleria di personaggi veri e inventati che l’artista invita idealmente a raccontarsi, per poi dedicare loro una canzone. Una carriera fra teatro e musica, Maurizio Rippa, perfezionatosi con maestri come Danio Manfredini e Carmelo Bene (che l’ha voluto al suo festival ad Otranto), propone una delicata riflessione sull’inesorabile trascorrere del tempo e sul vuoto dell’assenza, in uno struggente “rito” laico nel segno dell’arte e della bellezza.
La Stagione di Prosa. Musica e Danza dell’Estate 2021 all’Arena Mirastelle e nel sito
archeologico di Monte Sirai a Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare
dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura,
dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
della Regione Autonoma della Sardegna e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e
Turismo del Comune di Carbonia, con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.