Sarà il ritmo dei tamburi giapponesi a illuminare l’oro bianco delle Saline Fai – Conti Vecchi, ad Assemini, Cagliari, il 10 e 11 giugno nel concerto-spettacolo “L’arte del Taiko”, antica pratica della tradizione spirituale nipponica.
Un percorso ancestrale di suoni e vibrazioni aperto alla città e messo in scena – anche in forma di spettacolo – in un’area naturalistica di estrema bellezza, all’interno della fitta rete di attività culturali e ricreative del programma “Pronti per l’estate?” firmato dall’associazione Malik ETS, ideatrice del progetto Skillellé (selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile).Due repliche
Giovedì 10 e venerdì 11 giugno, dalle ore 20 alle 21, nell’atmosfera incantata della splendida area naturalistica e sito di archeologia industriale, tra il bianco abbagliante delle montagne di sale e la sottile linea azzurra di mare e lagune, il gruppo di artisti italo-giapponese Munedaiko, torna in Sardegna per un concerto davvero spettacolare, organizzato appositamente all’ora del tramonto, per gustare appieno l’energia vitale delle percussioni.
La partecipazione allo spettacolo è gratuita – ingresso solo su prenotazione fino ad esaurimento posti – per prenotazioni compilare la richiesta su https://tinyurl.com/skillelle-taiko-spettacoli
Nelle giornate di giovedì 10 e venerdì 11 giugno, inoltre, dalle 16.30 alle 18.30, si terranno due laboratori di preparazione all’arte del Taiko, aperti agli/lle adolescenti che volessero approfondire lo studio di questa disciplina.
Lo spettacolo
Un viaggio multi-sensoriale dove la vibrazione del tamburo crea una connessione tra artista e spettatore. Uno spettacolo nello spettacolo, in scena giovedì 10 e venerdì 11 giugno, all’ora del tramonto, e che si preannuncia di grande suggestione. Nella cornice di estrema bellezza delle Saline Fai-Conti Vecchi, proprio davanti alle grandi distese di sale, saranno protagonisti i suoni dei particolari tamburi ottenuti dal tronco di un unico albero e caratterizzati dalla presenza di una doppia pelle capace di particolari vibrazioni e di reciproche risonanze.
Insieme ai 太 ”tai” 鼓 ”ko” (alla lettera “grandi tamburi”), gli spettatori potranno assistere anche ai movimenti della danza tradizionale capace di favorire il dialogo col divino, e godere del suono di ulteriori strumenti dell’antico repertorio giapponese, tra cui il flauto shakuhachi. Utilizzato originariamente in battaglia per scandire la marcia dei soldati e per richiamare le truppe agli ordini, il Taiko ha acquisito nel tempo il valore di strumento sacro, utilizzato nei templi durante i momenti del rito e destinato a generare, attraverso la potenza e la particolare profondità del suo suono, un canale di immediato accesso alla sfera del divino. La capacità del Taiko di richiamare idealmente quella vibrazione che ai primordi ha generato la vita, e che sopita abita ciascuna persona, lo ha reso protagonista dei riti e delle cerimonie più significative del Sol Levante. Come ben spiega Mugen Yahiro, fondatore del gruppo riconosciuto ufficialmente come collaboratore culturale dall’Ambasciata giapponese in Italia: “Scoprire, sviluppare ed evolvere se stessi è il concetto base dei Munedaiko. Gli strumenti e gli interessi a cui ci dedichiamo comprendono uno studio globale delle arti che va oltre alla sola visione musicale. Un’arte in grado di risvegliare nei partecipanti il ritmo ancestrale che muove il petto e il respiro, che sollecita sentimenti di gioia e allegria, dando forma a un desiderio di armonia individuale e collettiva al tempo stesso. Un momento di incontro in grado di far risvegliare la nostra forza interiore e capace di far scaturire dai tamburi la massima potenza ed espressione sonora”.
I laboratori
Acclamati in tutta Europa grazie alla potenza ipnotica del Taiko, i Munedaiko, gruppo di studio composto da tre fratelli di origini italo-giapponesi, Mugen, Naomitsu e Tokinari, ad ogni esibizione sprigionano un’energia vitale benefica e potente, permettendo al pubblico di condividere un momento di forte spiritualità. L’interesse per il Taiko ma anche per lo hōgaku(musica tradizionale giapponese) si sviluppa nei tre fratelli fin dall’adolescenza, grazie a esperienze formative sia in Giappone che in Australia, dove hanno la possibilità di praticare coi migliori Maestri. Partendo dalla tradizione, in poco tempo sviluppano una propria direzione, uno stile e un modo di esprimersi raffinato e al tempo stesso potente. Attraverso lunghi anni di allenamento e studio, ma anche di concerti e performance, incontri formativi e lezioni, il gruppo lavora con tenacia alla diffusione della conoscenza del Taiko in Italia. L’obiettivo è quello di creare, attraverso l’arte e la cultura, un ambiente che possa indirizzare sulla via della ricerca e della conoscenza di sé, in armonia e risonanza con l’altro. Gli strumenti e gli interessi a cui i tre fratelli si dedicano, comprendono uno studio globale delle arti che va oltre alla sola visione musicale: attraverso il continuo allenamento del corpo, infatti, riescono a intercettare quell’equilibrio prezioso grazie a cui trovare la stabilità della mente e al tempo stesso ascoltare il proprio spirito. E’ grazie a questa pratica continua, e a questo particolare atteggiamento del cuore e dello spirito, che i Munedaiko da anni incantano le platee di tutta Europa suonando insieme per creare un respiro comune, una vibrazione universale, verso un mondo di pace.
Spettacolo
Giovedì 10 e Venerdì 11 giugno
20:00-21:00
“L’arte del Taiko” concerto- spettacolo di Taiko con il gruppo di studio italo-giapponese Munedaiko
FAI – Saline Conti Vecchi, Zona industriale Macchiareddu Assemini
Laboratori
Giovedì 10 e venerdì 11 giugno
dalle 16.30 alle 18.30
Workshop di preparazione all’arte del Taiko con il gruppo di studio italo-giapponese Munedaiko
FAI – Saline Conti Vecchi, Zona industriale Macchiareddu Assemini
Prenotazioni: https://tinyurl.com/skillelle-taiko-spettacoli