Martini (Pres. Italy Water Forum 2024): “Oggi sopralluogo sul fiume Paglia. Il livello idrometrico non supera neanche un metro di altezza con una portata che è ai minimi storici. L’acqua è quasi ferma!”.
Italy Water Forum 2024 – ultima occasione per dibattere nel cuore dell’Europa e cercare di salvare il Pianeta Terra.
Intanto imprese – associazioni – Enti – organismi – possono raccontare la loro storia di idee e progetti innovativi a tutela della risorsa acqua compilando l’apposita pagina sul sito della candidatura dell’Italia : ITALY WATER FORUM
“Nel punto del Ponte dell’Adunata sul fiume Paglia abbiamo raggiunto un picco di ben 34 gradi e 6 alle 14 e 30 del 23 Giugno ed anche oggi abbiamo avuto un repentino innalzamento con 23 gradi e uno alle 7 del mattino.
Al Ponte dell’Adunata sul Paglia il livello idrometrico era ridotto al minimo, neanche un metro di altezza, di acqua con una portata ai minimi storici. Abbiamo effettuato un sopralluogo con la Protezione Civile sul Fiume Paglia e l’acqua è quasi ferma.
Invitiamo tutte le tv a venire con noi e mostreremo la stazione idrometrica per far vedere una situazione che è davvero complessa. Poca acqua e si ripete la situazione del Luglio del 2012 quando ci fu la dichiarazione di emergenza per carenza d’acqua e 4 mesi dopo ci fu invece troppa acqua con alluvione.
Io ringrazio Luca Gnagnarini e Gian Paolo Pollini, Coordinatori Tecnici e Operativi della Funzione Associata di Protezione Civile di Orvieto per i dati che ho avuto modo di avere in diretta, sul momento, qualche ora fa.
Vogliamo portare il Forum Mondiale dell’Acqua del 2024 perché siamo convinti che l’Italia possa dare un contributo importante a livello internazionale. Quel Forum rappresenterà una delle ultime opportunità per l’uomo per evitare di raggiungere il punto di non ritorno previsto per il 2030″. Lo ha dichiarato ora Endro Martini, geologo, Presidente di Italy Water Forum 2024 che oggi ha effettuato un importante sopralluogo sul fiume Paglia.
Il climatologo Massimiliano Fazzini:
“L’ondata di caldo di matrice subtropicale subcontinentale (un mix di condizioni azzorriane e subsahariane” sta apportando condizioni di caldo intenso, con valori di 4-6°C oltre le medie del periodo ma non particolarmente afoso (i tassi di umidità relativi non sono mediamente così elevati) ed i termometri, in particolare sulla Sicilia centrorientale, hanno toccato valori superiori ai 40°C.
Se dobbiamo definire statisticamente eccezionali questi valori possiamo localmente farlo – ha affermato Massimiliano Fazzini, geologo, climatologo, Coordinatore del Team sul Rischio climatico della Società Italiana di Geologia Ambientale e docente dell’Università di Camerino – in quanto eguagliano o localmente persino superano i valori massimi ivi registrati per la terza decade di giugno ma è altresì evidente che nell’ultimo ventennio, numerose sono state le avvezioni di caldo “africano” fioriere di valori termici bel al di sopra delle medie se non da “record”.
Che il clima sia più “estremo” lo possiamo realmente osservare tutti; siamo passarti da una primavera instabile e lenta a declinare verso l’estate a temperature decisamente elevate. Ma evidentemente, se un certo valore di qualunque parametro meteorologico si propone molto raramente, esso statisticamente viene inquadrato come evento raro e non dipende direttamente dal cambiamento climatico in atto ma se si verifica una ripetitività più o meno costante, ad esempio una o più volte ad estate o ogni anno, allora è molto probabile che il valore sia il risultato del riscaldamento globale in atto.
Certo è che il connubio tra punte di calore estreme e maggiore frequenza delle ondate di calore (almeno 5 giorni con temperatura massima maggiori di 34°C) e l’irregolarità delle precipitazioni (sempre meno frequenti ma più intense) sta favorendo una maggiore evaporazione e soprattutto il depauperamento naturale delle risorse idriche di qualità.
La mancanza di acqua di qualità diverrà di certo una delle problematiche più “bollenti” da affrontare, anche in Italia già nel prossimo decennio. In tal senso, stiamo tentando di anticipare scientificamente i tempi, proponendo tra l’altro lo svolgimento del Forum Mondiale sull’acqua del 2024, in Italia.
Fatto sta che, termicamente parlando, la famosa soglia degli 1,5°C in più rispetto all’era pre-industriale stabilita al COP 21 è oramai vicina e gli effetti sull’ambiente fisico e sugli ecosistemi potrebbero davvero rivelarsi drammatici, forse irreversibili come affermato proprio ieri dall’ONU.
E’ tempo di agire….
Occorre subito ricordare che approfonditi studi di biometeorologici e di medici della salute evidenziano che l’uomo è poco avvezzo mnemonicamente parlando a ricordare eventi meteorologici intensi per cui ad ogni evento meteo significativo ci si trova sempre ad affermare che è quello “più forte” che si sia mai vissuto, anche se ciò è ben lungi dalla verità”.
Ricordiamo che Enti e Associazioni possono candidare il loro progetto di adesione al Comitato Promotore trovando tutte le informazioni su www.italywaterforum.it
Ricordiamo anche che imprese, Enti, qualsiasi associazione o organismo, può inserire il proprio progetto, la propria storia legata magari ad idee o programmi innovativi, sul nostro sito dove è stata allestita una pagina dedicata alle storie da far conoscere.
Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Comune di Ferrara, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria, istituto specializzato nella manutenzione e valorizzazione dei centri storici e del quale fanno parte Regione Umbria, Comune di Orvieto, Comune di Assisi, Comune di Todi che è stato l’animatore di questo progetto.
Nel link foto e video di oggi che sono molto significativi registrati nella Sala Operativa della Protezione Civile e sul Fiume Paglia https://wetransfer.com/downloads/61fd320442f58858338d88ecfbc4bc9120210624164325/70e4dd3ee9ef3d0ee8009d05675fea0f20210624164406/2f5714