ROMA 18 GIU 2021 – «Non è esagerato affermare che, di fronte all’approvazione di quella Delibera, la ormai celebre 305/2021, da parte della Regione Veneto, che prevedeva la formazione integrativa di Operatori Socio Sanitari, ampliando le loro funzioni per sopperire alla carenza di infermieri, con un semplice corso di 300 ore, non abbiamo davvero dormito la notte. Lo avevamo definito, senza mezzi termini, sin dal primo momento, un maldestro tentativo di far fronte alla cronica carenza di personale, una toppa che avrebbe sortito gli effetti opposti, ovvero trasformare il buco in una vera e propria voragine.
Per noi del Nursing Up, senza alcun dubbio, si tratta di un atto di profonda irresponsabilità, lo abbiamo sottolineato con forza sin da subito: soprattutto una mancanza di considerazione verso la salute dei cittadini italiani; che come sempre sono e devono essere il fine ultimo degli sforzi comuni di tutti.
Perchè non è possibile, invece di assumersi la responsabilità di assunzioni capillari, per garantire il solido rafforzamento delle attività delle strutture sanitarie, creare figure di supporto che, come in questo caso, non possono e non potranno mai svolgere le funzioni infermieristiche, attività complesse, sottese al processo assistenziale. Con tutto il rispetto per il suo ruolo, lo abbiamo gridato ai quattro venti, un Oss non possiede sufficienti conoscenze e preparazione per rientrare, in completa autonomia, in quell’alveo di attività sanitarie che competono esclusivamente all’infermiere, forte quest’ultimo di un percorso di studi diametralmente opposto.
Adesso, con grande soddisfazione, apprendiamo che anche il Consiglio di Stato, con una sentenza del 7 giugno scorso, sta dando ampia ragione alle nostre battaglie. Davide Bendinelli, sindaco di Garda e deputato di Italia Viva, ha contributo ad aprire un nuovo fronte polemico contro la Regione Veneto. L’ex assessore, che lavorava fianco a fianco proprio con il Governatore Zaia quando militava in Forza Italia, ha co-firmato una interpellanza urgente assieme ad altri colleghi in Parlamento.
E’ davvero il caso di dire che questa volta la nostra politica, solitamente orba di fronte alle istanze di noi infermieri, ha davvero aperto gli occhi.
Così Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up.
Un altro duro colpo, insomma, speriamo decisivo, alle libertà eccessive di quelle Regioni che non sono in grado di valorizzare le enormi risorse di cui disponiamo in ambito sanitario. E’ inimmaginabile che in una situazione di grave carenza di infermieri, già presente da tempo e ora acuita con il Covid, si ipotizzi che un Oss, lo ribadiamo, con tutto il rispetto per il suo ruolo, possa risolvere i problemi.
Gli infermieri italiani subiscono ogni giorno le incapacità di chi non è in grado di tutelare il patrimonio di professionisti certificati a nostra disposizione; queste decisioni portano al totale depauperamento del servizio sanitario. E non possiamo permetterlo», chiosa De Palma.