Giorgio Casu, alias Jorghe, è un artista che per diciotto anni consecutivi ha letteralmente attraversato il globo, vivendo in Australia, nel Sud Est asiatico, negli Stati Uniti d’America, in Messico. In Sardegna è noto soprattutto per il suo lavoro di muralista, che spesso lo conduce a collaborare con altri artisti, in prospettiva internazionale. L’esposizione propone un’ampia selezione di opere, consentendo ai visitatori di conoscere i differenti nuclei tematici e stilistici del percorso artistico di Casu, dagli Elephant Eggs dell’installazione iniziale, che introducono il concetto della potenza immaginifica dell’arte, della possibilità di creare orizzonti nuovi, plurali, al corpus dei dipinti del Magic Realism, tripudio di colori, forme, simboli carpiti a differenti culture. L’allestimento è a cura di Salvatore Campus.
La mostra allestita in Sala delle Volte si svilupperà ulteriormente nel corso delle prossime settimane, occupando anche gli spazi esterni dell’EXMA: durante il mese di luglio, infatti, Giorgio Casu e la sua crew daranno vita ad un dipinto murale, appositamente ideato, e ad una serie di azioni artistiche che prevedono il coinvolgimento diretto del pubblico.
Wonderlands sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 con modalità di fruizione contingentata (sarà consentito a un numero massimo di 15 visitatori per volta), nel rispetto delle misure anti-Covid, prenotando on line a partire da martedì 15 giugno, utiizzando il link https://tinyurl.com/bookingexma, o telefonicamente al numero 070 666399.
La mostra è prodotta dal Consorzio Camù, con il contributo della Fondazione di Sardegna, il patrocinio del Comune di Cagliari e la media partnership con RadioX.
LA MOSTRA
Giorgio Casu, alias Jorghe, è un artista di San Gavino Monreale che per diciotto anni consecutivi ha letteralmente attraversato il globo, vivendo in Australia, nel Sud Est asiatico, negli Stati Uniti d’America, in Messico. In Sardegna è noto soprattutto per il suo lavoro di muralista, che spesso lo conduce a collaborare con altri artisti, in prospettiva internazionale; è infatti anche generoso animatore culturale, curatore di eventi che si concretizzano in una dimensione collettiva e comunitaria. Ma il suo talento creativo particolarmente fecondo gli consente numerose sperimentazioni non solo nell’ambito del muralismo: la sua indagine abbraccia le potenzialità di differenti supporti e materiali della pittura, concepita secondo un’accezione libera e aperta, che trova complementarità nella grafica e nel design. In un ibridarsi continuo di linguaggi, tecniche e proporzioni, alle pareti degli edifici si alterna la superficie della tela, alla tridimensionalità degli oggetti fa da contrappunto l’immaterialità delle elaborazioni digitali.
Una produzione poliedrica e multiforme, dunque, che al di là dei murales disseminati un po’ ovunque in tutti i continenti, è stata precedentemente e parzialmente esposta in particolare in alcune gallerie della città di New York. Nella sua unitarietà e complessità viene presentata per la prima volta in questa mostra, che conferma l’impegno dell’EXMA nel promuovere le realtà più interessanti della recente generazione artistica isolana.
L’esposizione propone un’ampia selezione di opere, consentendo ai visitatori di conoscere i differenti nuclei tematici e stilistici del percorso artistico di Casu. Gli Elephant Eggs dell’installazione iniziale, poiché le uova d’elefante ovviamente non esistono in natura, introducono il concetto della potenza immaginifica dell’arte, della possibilità di creare orizzonti nuovi, plurali, e conducono al corpus dei dipinti del Magic Realism, tripudio di colori, forme, simboli carpiti a differenti culture. Le immagini degli animali sono espressione della contaminazione di significati che abbracciano Oriente e Occidente, il Nord e il Sud del pianeta, e sono allo stesso tempo forza vitale, energia che si rende evidente nelle cromie accese come nell’originale accuratezza esecutiva del bianco e nero.
Emerge l’attitudine alla ricerca, ad una continua esplorazione quasi da etnografo, in virtù della quale l’artista raggiunge e connette latitudini lontane nello spazio e nel tempo: accade così che le suggestioni dell’antica civiltà Maya incontrino il repertorio immaginifico della Sardegna, e l’ancestrale si innesti sul contemporaneo.
L’esposizione prosegue scandita nell’allestimento dai pattern delineati sui pannelli espositivi direttamente dall’artista, a rafforzare il senso del ritmo e di armonia che governa l’intero progetto, come in un’opera d’arte totale. Dalla stretta corrispondenza di struttura compositiva ed esuberanza decorativa nascono i raffinati Alberi della vita, prendono corpo le figure femminili ricche di fascino, ispirate alla mitologia e alla letteratura, farfalle e colibrì si adagiano leggeri su foglie d’oro. Seguendo le orme di Alice, che dopo la tana di coniglio oltrepassa uno specchio, l’arte di Giorgio Casu ci proietta in un mondo imprevisto, simile ad un Paese o a tanti Paesi delle meraviglie. Un mondo che non ammette stereotipi o preconcetti, accompagnandoci alla scoperta di noi stessi e degli altri.