Rapporto Matic, Brenna (PDF): “il Parlamento Europeo si occupi dei temi di sua competenza e non invada il campo degli stati membri”
Con 378 voti favorevoli, 255 contrari e 4 astenuti il Parlamento europeo ha approvato il rapporto Matic che chiede agli stati membri di riconoscere l’aborto come “prestazione sanitaria essenziale” e come “diritto umano”, definisce anche l’obiezione di coscienza come «negazione all’assistenza medica».Andrea Brenna, segretario nazionale de il Popolo della Famiglia, ha dichiarato:
“l’aborto non è materia di competenza dell’Unione Europea, i trattati specificano, in piena logica sussidiaria, che l’educazione e la politica sanitaria «sono di competenza degli Stati membri».
L’approvazione di questa mozione è un gravissimo attacco alla vita innocente e al pieno diritto di obiezione di coscienza dei medici italiani.
Il Parlamento italiano rispedisca pertanto con fermezza al mittente questa richiesta, colga l’occasione per rimettere in discussione l’aborto che non è e non potrà mai essere un diritto, fissi al più presto nell’ordinamento giuridico italiano e nella nostra Costituzione il diritto alla vita del concepito.
L’Europa riconosca le sue radici cristiane, rimetta il rispetto della persona umana al centro senza mai sottometterla agli interessi economici e a quelli individuali del più forte che pretende di dettare legge”.
Il Popolo della Famiglia Sardegna si unisce all’appello del segretario nazionale con la speranza che il Parlamento sappia mettere al centro delle sue politiche la tutela della vita nascente e respinga, con forza, le derive ideologiche che l’Unione Europea sta tentando di diffondere.