“Grazie ai fondi del Recovery Fund, la Sardegna potrà presto beneficiare di un’iniezione di liquidità senza precedenti. Un’occasione unica di ripartenza in grado di svincolare il potenziale di crescita della nostra economia, generare una forte ripresa dell’occupazione e migliorare la qualità del lavoro e dei servizi.
Ripercorrendo le sei missioni del Recovery Plan sono tante le aree tematiche strutturali di intervento su cui puntare per consentire alla nostra isola di ripartire con nuova forza dopo lo stop dovuto alla Pandemia: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione e salute”.
“Purtroppo però – osserva Desirè Manca (M5S) – la buona notizia dell’arrivo dei fondi si accompagna a quella decisamente preoccupante che riguarda la totale mancanza di interlocuzioni in merito all’utilizzo di queste preziose risorse. Ancora oggi, infatti, la Regione Sardegna non ha dato avvio ad una fondamentale azione di confronto tra tutti i soggetti istituzionali regionali, impedendo a chi quotidianamente si fa portavoce delle istanze dirette del territorio la possibilità di conoscere i progetti in cantiere e di fornire il proprio contributo in merito alle modalità di utilizzo delle risorse”.
“Questo modo di agire oltre che dannoso non è più sostenibile. Ritengo sia arrivato il momento – sottolinea – di instaurare un dialogo a tutti i livelli, capace di delineare un percorso di programmazione delle risorse che la Regione dovrà essere pronta a cogliere mettendo in campo tutte le forze di cui orgogliosamente è provvista a livello istituzionale, amministrativo e produttivo”.
Così, la consigliera pentastellata ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione Christian Solinas e all’Assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino, per sapere quali siano le proposte progettuali concrete e fattive che la Regione intende presentare per cogliere questa grande sfida.
“Chiedo al Presidente Solinas di istituire tempestivamente un tavolo regionale di concertazione con tutti gli stakeholders istituzionali che attraverso un dialogo paritetico devono poter rappresentare le istanze necessarie a definire il percorso di ripresa e crescita del nostro territorio, misurato sulle reali e concrete esigenze di un’isola che tanto può offrire dal punto di vista naturale ma che fatica ancora a rimuovere barriere territoriali, sociali e politiche”.