Sassari, interventi di ricostruzione mammaria bloccati: un dramma che accoumuna tante donne
“Da oltre un anno attendono di poter completare l’intervento di ricostruzione mammaria con l’inserimento della protesi definitiva. È questa la triste sorte che accomuna tantissime donne del nord Sardegna da quando gli interventi di ricostruzione della mammella post carcinoma, eseguiti dall’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, sono stati sospesi a causa della pandemia. Soltanto ascoltando le storie di queste pazienti si può comprendere fino in fondo la condizione di sofferenza vissuta, psicologica da un lato e fisica dall’altro: decine di loro, infatti, ancora sopportano il dolore fisico dovuto alla presenza dell’espansore tissutale, che potrà essere eliminato soltanto a intervento ultimato”.
Così, la consigliera del m5s Desirè Manca ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Nieddu per chiedere se non ritengano, stabilite le necessarie misure anticontagio, sollecitare gli enti e gli organismi competenti affinché le attività dell’Unita Operativa Complessa di Chirurgia Plastica Ricostruttiva riprendano nel più breve tempo possibile.
“Negli ultimi anni la ricostruzione della mammella è entrata a far parte a pieno titolo della cura del cancro al seno. Le pazienti, oltre ad andare incontro alla guarigione, possono così riprendere una vita normale e sentirsi a proprio agio nei diversi ambiti, da quello familiare a quello lavorativo. Da troppo tempo all’AOU le attività sono sospese – osserva la consigliera pentastellata – e ritengo sia giunto il momento che riprendano a pieno regime affinché venga smaltita la lista d’attesa delle operazioni che necessitano di essere completate con urgenza. In questa nuova fase di ripartenza è nostro dovere fare il possibile per restituire a tutte queste donne il diritto alla salute e ad una migliore qualità della vita”.