Melfi, “Dopo il positivo incontro a livello nazionale presieduto al MiSE con i Ministri Giorgetti e Orlando con Stellantis e dove ha partecipato per l’Ugl il nostro Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera con la presenza di Aurelio Melchionno, Dirigente Confederale Ugl, oggi in sede sito Lucano si sono riunite con la Direzione Aziendale i segretari territoriali della provincia di Potenza per approfondire sul campo ciò che avverrà per il polo automobilistico della Basilicata”.
E’ quanto fanno sapere Florence Costanzo, Segretario Regionale Ugl Metalmeccanici e Giuseppe Palumbo della Federazione Potentina che hanno preso parte all’incontro.
La produzione sarà concentrata su una nuova unica linea potenziata che sarà realizzata integrando le due linee attualmente esistenti e la produzione avverrà con una nuova ‘super linea’. Cosa che vogliamo da subito chiarire – proseguono i sindacalisti Ugl – se pur ciò porti a parità di produzione un minore utilizzino di personale per circa 700 persone, di cui 300 già impegnati in missione in altri siti produttivi, non vi è e non ci sarà nessun esubero: si proseguirà con l’utilizzo di ammortizzatori sociali conservativi già in essere, e ci sarà disponibilità aziendale di incentivi per eventuali uscite volontarie da concordare e condividere con il sindacato.
Lo stabilimento lucano di Melfi (PZ) se pur nel 2024, sarà il primo a ricevere 4 nuove vetture Full Electric del segmento medio con 4 marchi diversi del brand Stellantis e registrerà a regime una nuova capacità produttiva della nuova linea che dovrebbe attestarsi sulle 400.000 vetture annue, sostanzialmente senza variazioni, con un’organizzazione del personale su 20 turni.
In particolare a Melfi andrà la nuova linea ‘medium’, la Stla Medium e sarà il primo stabilimento italiano ad avere in assegnazione nuovi modelli in base al futuro piano industriale del Gruppo, atteso tra fine anno e inizio 2022 e dove si alterneranno modelli e motorizzazioni diverse, benzina, diesel e ibrido. Restiamo ottimisti – concludono Costanzo e Palumbo – perché ciò è una razionalizzazione in linea con quanto chiesto anche da tutto il sindacato per migliorare l’efficienza del nostro stabilimento e rispondere a un mercato che fatica a rialzarsi e sconta un gap di volumi consistente rispetto al periodo pre-Covid”.