Lo dichiarano in una nota congiunta gli eurodeputati S&D appartenenti
alla delegazione del Partito Democratico, Pietro Bartolo, Giuseppe
Ferrandino, Elisabetta Gualmini, Paolo De Castro, Simona Bonafè,
Patrizia Toia, Caterina Chinnici, Pierfrancesco Majorino, Pina Picierno.
I parlamentari europei hanno presentato un’interrogazione scritta alla
Commissione Europea per farsi portavoce delle principali preoccupazioni
sollevate dal settore e culminate nella mobilitazione di sabato 12
giugno, quando l’intero settore ittico italiano ha incrociato le
braccia.
“Abbiamo chiesto alla Commissione – spiega il gruppo di deputati,
guidati da Pietro Bartolo e Giosi Ferrandino, entrambi titolari nella
commissione parlamentare che si occupa degli affari marini e della pesca
– cosa intenda fare per mitigare le perdite economiche che
inevitabilmente verranno prodotte dalle misure di gestione approvate per
il 2021. Sono previste o in via di sviluppo misure economiche per
mitigare le perdite di redditività che subiranno i nostri pescatori?
Chiediamo che la Commissione renda pubblici i dati riguardanti
l’impatto socioeconomico che avranno le misure di gestione approvate
per il 2021 e quelle che si propone di presentare per il 2022”.
“Soprattutto in questo periodo post pandemia – concludono – è più
che mai necessario trovare soluzioni equilibrate che possano garantire
il diritto alla pesca per il nostro settore. Soluzioni alternative ce ne
sono, è necessario rivedere i piani pluriennali per tenere conto di
tutte le esigenze: quelle ambientali, quelle economiche e quelle
sociali”.