Roma, 7 giugno 2021 – “Il comparto primario del nostro Paese non teme confronti in materia di sicurezza alimentare.
Questo grazie al grande lavoro dei nostri agricoltori e al fondamentale operato degli organismi di controlli deputati a garantire la salubrità delle produzioni.
Non è un caso che l’Italia sia il Paese con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’UE, con l’ineguagliabile primato di 838 prodotti enogastronomici di assoluta qualità, che danno lustro al Belpaese e fanno grande il Made in Italy nel mondo”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina in occasione del World Food Safety Day, proclamato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e quest’anno dedicato al tema “Cibo sicuro ora per un domani sano”.
“All’impareggiabile lavoro dei nostro agricoltori, infatti, che anche durante la fase pandemica hanno assicurato con grande responsabilità il costante rifornimento degli scaffali, si aggiunge l’instancabile operato degli organismi di controllo, che operano per la tutela dei consumatori sull’intera filiera, dal campo alla tavola”, rimarca il presidente, ricordando il grande apporto fornito dal Mipaaf, dal Ministero della Salute e dai Carabinieri, grazie ai comandi per la tutela della salute (NAS) e per la tutela agroalimentare (NAC), senza dimenticare le attività degli Istituti zooprofilattici sperimentali e del SSN, attraverso l’articolazione dei dipartimenti di prevenzione delle ASL, coordinati dagli assessorati regionali alla sanità.
“Promuovere la corretta informazione dei cittadini diventa quindi sempre più importante per accrescere la consapevolezza di come l’elevato livello di sicurezza alimentare riguardi tutti e sia cruciale non solo per la salute globale, ma anche per far fronte ai cambiamenti climatici, dando vita a sistemi alimentari più sostenibili, che possano più agevolmente adeguarsi ai rapidi cambiamenti che possono rapidamente profilarsi all’orizzonte, come ci ha dimostrato la drammatica emergenza pandemica”, continua Verrascina.
“Nonostante i tanti positivi risultati, è fondamentale continuare a lavorare sul versante della sicurezza alimentare, approfittando delle innumerevoli possibilità offerte in questo ambito dalla ricerca e dall’innovazione e da tecnologie quali la blockchain; vale la pena di ricordare, poi, i positivi risvolti della ricerca applicata al campo genetico, che potrà beneficiare nel breve periodo della recente presa di posizione dell’Esecutivo UE, che ha evidenziato la netta distinzione tra gli OGM ‘tradizionali’ e le nuove tecniche genomiche-NGT, chiarendo che queste ultime possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di una maggiore sostenibilità ambientale ed efficienza produttiva, garantendo la sicurezza dei consumatori e dell’ambiente”, conclude il presidente della Copagri.