Culturalmente le frequentazioni erano molteplici e molto stimolanti: Lev Trockij, André Breton, Tina Modotti, Aleksandra Kollontaj, Rosa Rolando, Chavela Vargas. Da tali conoscenze sicuramente lo spirito iconoclasta e ribelle venne influenzato determinando la complessità poliedrica della sua personalità artistica.
La pittura di Frida è perturbante, scomoda; racconta il dolore, il delirio, la colpa ma anche l’anelito alla libertà, all’evasione, all’amore. È un inno di vita e di morte: dietro ogni rosa si nasconde una spina e accanto ai colori abbaglianti baluginano forme scheletriche, fiori e strumenti di correzione.
Il CNDDU invita i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado a strutturare un viaggio tematico nella pittura di Frida, analizzandone il contesto storico e culturale di riferimento. Il progetto “Un’intervista con Frida” potrebbe dar vita anche ad un museo virtuale in cui raccogliere le principali opere dell’artista realizzate dagli studenti e i principali elaborati (slogan, temi, riflessioni, etc.) o ipotetiche interviste realizzate a Frida Kahlo.
I migliori elaborati verranno pubblicati sui canali social del CNDDU (email dove inviare i lavori: [email protected]).
“Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per il mondo, che mi rasserena soltanto il sapere che sono stata autentica, che sono riuscita ad essere quanto di più somigliante a me stessa mi è stato concesso di essere.”