In questa seconda edizione, il Premio Zimbonia d’oro è andato alla giovane sorsense Alessandra Pinna, presente alla cerimonia in collegamento da Londra, dove da qualche anno ha scelto di portare avanti la sua attività di ricerca scientifica. Quarant’anni, laureata in Chimica e Tecnologie farmaceutiche all’Università di Sassari, dove ha anche conseguito il dottorato in Chimica con indirizzo Nanochimica, Nanomateriali e Materiali funzionali. Durante il corso di studi ha svolto l’Erasmus all’Università Complutense di Madrid e un periodo di formazione all’Università degli studi dell’Aquila. Master and back presso l’University Hospital Zurich, durante il Dottorato, grazie al Progetto Ulisse, ha trascorso un periodo al CSIRO di Melbourne.
Nel 2016 ha vinto la prestigiosa Fellowship Marie Skłodowska-Curie con un progetto sull’utilizzo di nanoparticelle inorganiche per il trattamento dell’osteoporosi e ora è Ricercatrice presso l’Imperial College di Londra, dove si occupa di sviluppo di nanoparticelle e nanocompositi per applicazioni biomediche, con particolare interesse per l’utilizzo delle nanoparticelle come veicolo per il rilascio di farmaci antibatterici e antiossidanti. Del suo progetto fa parte anche la ricerca sulla ingegnerizzazione di nanoparticelle composite per il trattamento della meningite causata dal batterio della tubercolosi.
Quest’anno è stata nominata vincitrice del premio June Wilson 2021, prestigioso riconoscimento attribuito a una scienziata che ha dimostrato l’eccellenza in un’area rilevante della scienza e dell’ingegneria dei materiali e, nel suo caso in particolare, per le sue ricerche sull’istopatologia dei materiali. Per la dottoressa Pinna il premio è stato consegnato ai genitori Rita Delogu e Giovanni Pinna, commossi ed emozionati per il riconoscimento attribuito alla figlia, che in collegamento da Londra ha ringraziato e sottolineato l’importanza dell’impegno e della tenacia, sempre e contro tutto e tutti, nella realizzazione dei propri sogni e obiettivi.
Il premio Zimbonia d’argento è stato invece assegnato al Professor Andrea Pilo. Classe 1924, scomparso nel 2014, ha dedicato la sua vita alla ricerca e al recupero delle radici, allo studio e alla divulgazione della memoria, delle tradizioni, della lingua e della identità della Città e della sua Comunità e tanto ha fatto per la salvaguardia della tradizione e della cultura.
Docente di Disegno, appassionato di pittura come di sport, in particolare di calcio, corrispondente di alcune testate giornalistiche sportive nazionali, scrittore di saggi e manuali sul dialetto di Sorso e autore di raccolte di aneddoti che raccontano la vita e i costumi di Sorso, ha anche riunito un gruppo di artisti da tutto il mondo che su sua idea hanno dipinto e raccontato la “Zimbonia di Santu Pantareu”, la cupola della parrocchia intitolata al patrono della Città, simbolo identitario della comunità e non a caso simbolo del Premio istituito due anni fa dall’Amministrazione comunale. Per il Professor Pilo il premio è stato consegnato alla moglie signora Marisa Stoccoro, accompagnata dai figli e dai nipoti.
“Due personalità – ha affermato il Sindaco Fabrizio Demelas – che non solo hanno contribuito a dare lustro alla Città di Sorso ma che sono esempio e modello di come con la volontà, la passione, la competenza, la caparbietà e, soprattutto, l’orgoglio identitario e un profondo senso di appartenenza alla propria Comunità, si possa creare un patrimonio collettivo che continua a germogliare e a dare sempre nuovi frutti”.
Un Premio alla Bellezza, come sottolineato da Don Luca – “la bellezza di chi oggi ma già negli anni Venti, come il professor Pilo, sta ancora facendo germogliare cultura e identità. E di chi nel presente, come Alessandra Pinna, rappresenta il germe che sta fiorendo”.
“Questa seconda edizione del “Premio Zimbonia” ha una valenza altamente simbolica – ha detto l’assessore alla Cultura Marcella Spanu – vuole essere un messaggio di ripresa e di fiducia. Abbiamo identificato un filo che unisce il presente e il passato, individuando due figure di grande rilevanza. Il Prof. Pilo, che nella propria vita ha attraversato il secolo, vivendo il passaggio dalla comunità contadina alla società industriale, si è dimostrato testimone e promulgatore dei valori della nostra cittadinanza. La Dottoressa Alessandra Pinna, invece, rappresenta i valori dell’ impegno, dell’ intelligenza e dello studio, lancia un messaggio di stimolo per le nuove generazioni e riempie di orgoglio l’intera comunità. Siamo molto onorati di aver potuto dare questo riconoscimento. L’auspicio è che il “Premio Zimbonia” possa continuare a dare visibilità alle tante eccellenze della nostra Comunità negli anni a venire”.