Bellezza e cosmesi nella storia: gli Anni ’10 del Duemila
Gli Anni ’10 del Duemila hanno costituito un periodo di grandi cambiamenti che riguardavano non solo l’approccio alla bellezza da parte delle nuove generazioni, ma anche il mercato della cosmesi.
Le aziende più famose, infatti, sono state quasi costrette a soddisfare nuovi bisogni e nuove attitudini di un pubblico attento alla bellezza e alla cura del corpo in modo differente dagli anni precedenti.
Profonde trasformazioni a 360° quindi, ma anche tante contraddizioni: da un lato, l’avvento dei social, che erano al culmine della potenza e che hanno portato la parola “selfie” ad essere una delle parole più famose e pronunciate di tutto il decennio; dall’altro, la ventata di “autenticità” che remava contro il mondo finto e “plasticoso” del web, promuovendo una sorta di difesa dal perfezionismo e di individualità.
È in questo periodo, infatti, che molte ragazze e donne dicono no al trucco, non per mostrarsi naturali agli occhi degli altri ma perché vogliono far capire che si accettano come sono, senza finzioni, mentre i social continuano a sfornare influencer che recensiscono prodotti, dalla skincare al make up ai prodotti per il corpo, fino a dare consigli su come fare la foto perfetta per Instagram e che spingono i propri utenti a comprare sempre di più, per la felicità delle aziende che collaborano con loro.
Il no al make up e la svolta ambientale
Il no al trucco, che va dall’utilizzo di solo qualche prodotto per ottenere comunque un effetto naturale alla totale rinuncia al make up, ha come portavoce Alicia Keis e Cameron Diaz.
Il make up nude si impone come nuovo modo di vivere il trucco che in alcuni casi c’è, e pure in abbondanza, ma non si vede: protagonista è la pelle che deve risplendere di luce propria. Ecco perché le case cosmetiche iniziano a produrre idratanti, primer, fondotinta e ciprie con principi attivi antiossidanti di alcuni alimenti, come il cocco, l’olio d’oliva e l’avocado, i cosiddetti superfood.
Nasce il trend del bio e del naturale: spopolano dapprima i fondotinta minerali a 0 impatto ambientale e che “non fanno male alla pelle”, per poi diffondersi anche ombretti, blush, terre, tutto minerale: la casa cosmetica Neve Make Up è una delle più famose e consigliate dalle make up addicted in rete.
Altro trend in forte ascesa è quello della “cosmetica tailor made”, ossia la personalizzazione di creme che, partendo da una base, vengono poi rese adatte alla propria pelle grazie all’aggiunta di ingredienti naturali e freschi.
La Skincare coreana
Nella seconda metà del decennio, l’Oriente, e in particolare la Corea, diventa il laboratorio delle tendenze beauty più seguite: dalle maschere ai fondotinta cushion, alle BB cream, questi prodotti spopolano in Occidente grazie ai packaging giocosi e divertenti e all’altissima qualità degli ingredienti, frutto di una lunga tradizione che considera i gesti di bellezza veri e propri doveri, svolti in diverse fasi e che assicurano l’eterna giovinezza e la protezione da rughe e macchie solari.
Più recentemente, anche il Giappone avanza come serbatoio di tendenze, grazie anch’esso ad una lunghissima tradizione che si incontra con l’innovazione e la tecnologia.
Il make up più in voga
La tendenza del periodo si riassume nella parola “Oriente”: sguardi intensi, occhi allungati, ombretti sfumati in modo da dare profondità; color marrone scuro, blu Cina, viola, verde e borgogna. Gli smoky eyes continuano ad andare di moda, ma, contrariamente agli anni passati, viene illuminata tantissimo l’arcata sopraccigliare.
Le ciglia devono essere rivestite da mascara che diano spessore e volume: vanno moltissimo quelli con le fibre.
Per le labbra, i colori più utilizzati sono il rosso, da quello aranciato a quello più scuro, fino al viola scuro, ma anche i nude che quasi cancellano le labbra, e i gloss trasparenti.
I fondotinta più richiesti vanno da quelli con l’effetto più naturale, minerali o bio, a quelli più coprenti e matt per ottenere una base senza imperfezioni, da sfoggiare nei selfie.
I capelli
I capelli diventano un nuovo accessorio da sfoggiare attraverso cui esprimere la propria personalità, in quanto i trend del colore vanno e vengono, veloci come un selfie, e le colorazioni non sono più fatte solo per necessità ma per piacere e desiderio, anche solo per una giornata, quasi come i make up.
Nei vari saloni per parrucchieri vengono creati anche colori personalizzati, esattamente come le creme idratanti, per affermare l’individualità di ognuno e il desiderio di essere se stessi senza seguire una vera e propria moda. Gli hashtag di questo decennio su Instagram sono riferiti soprattutto ai capelli “hairstyle, pinkhair, haircare”.
Alessandra Leo